Casa del Senato
Di questo edificio, che si suppone sia stato sede della Vicaria della città dopo il castello di porta Fibellona, restano le finestre medievali, che risalgono al secolo XIV-XVI.
1. Storia dell'edificio
La casa si trova tra piazza delle Erbe e il Duomo, nel cuore medievale della città. Dell'impianto dell'edificio, di quattro piani fuori terra, restano alcuni elementi litici di reimpiego romani nei pressi dell'ingresso, e finestre con elementi in cotto, databili tra il secolo XIV e il secolo XVI.
Gli elementi decorativi e architettonici furono riportati alla luce alla fine del secolo XIX da Riccardo Brayda, nell'ambito del progetto di riscoperta di antichità cittadine. Lo stesso Brayda supponeva che la casa fosse stata sede della Vicaria (ufficio con funzioni giudiziarie) dopo che era stata abbandonata l'antica sede degli uffici, situati all'interno del castello di Porta Fibellona, diventato ormai luogo di residenza della corte e non più fortezza. L'edificio era dotato di una torre interna, appoggiata a un angolo del cortile.
Il fabbricato, danneggiato dai bombardamenti, è stato ricostruito nella parte interna negli anni Cinquanta del secolo scorso. Nel 2012-2013 parte dell'edificio è stata oggetto di un intervento di restauro da parte della DE-GA S.p.a. con progetto dello Studio De Ferrari Architetti. Il progetto prevedeva l'inserimento di una torre di nuova costruzione come raccordo fra le due strutture, quella medievale e quella moderna. La porzione dell'edificio verso nord-est, in direzione della chiesa dello Spirito Santo, attende tuttora opere di ristrutturazione e manutenzione.
2. Bombardamenti
Il 13 luglio 1943 pesanti bombardamenti che interessano l'intera città colpiscono anche l'isolato in cui è inserita la casa del Senato, che riporta danni consistenti sul fronte della piazza e su via Conte Verde. Si registrano, in particolare, sei piani distrutti ai civici 6 e 8 di via Conte Verde, sul lato ovest, sei piani sinistrati all'angolo con via Palazzo di Città, cinque piani distrutti ai civici 13, 15, 17 di largo IV marzo. Danni minori riguardarono le vicine chiese dello Spirito Santo e del Corpus Domini e gli edifici residenziali con negozi affacciati su via Porta Palatina e via Torquato Tasso.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
CASA DEL SENATO
Largo IV Marzo 17
Edificio di valore documentario, esempio di edilizia rappresentativa di età medievale. Costruzione del XV secolo, in parte trasformata nel XVI secolo. Era Casa del Consiglio superiore di giustizia con profonde segrete nel sottosuolo in tre ordini sovrapposti, costruite forse su fondamenta di edificio di età romana o comunque con materiale romano. I tre piani fuori terra (il quarto è seicentesco) nel XV secolo ricevevano luce da finestre ogivali (ne è conservata una al terzo piano e traccia di una al primo), sostituite con aperture rettangolari incorniciate da modanature in cotto nel XVI secolo. Sono in parte visibili i soffitti a travature in legno con mensole dei piani superiori. La casa è stata in parte restaurata intorno al 1890 da R. Brayda (liberato il prospetto delle sovrastrutture sei e settecentesche e ripristinate alcune finestre e relativa decorazione in cotto).
R. BRAYDA, 1889, pp. 14-23
Tavola: 41
Bibliografia
- Brayda, Riccardo, La casa medioevale di Via Giacomo Leopardi in Torino, in «Atti della Società di archeologia e belle arti per la provincia di Torino», Vol. VII, 1897, Torino, pp. 14-24
- Viglino Davico, Micaela, Benedetto Riccardo Brayda. Una riproposta ottocentesca del Medioevo, Centro studi piemontesi, Torino 1984
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 294 Vai alla pagina digitalizzata
- Bonardi, Maria Teresa, Dai catasti al tessuto urbano, in Comba, Rinaldo - Roccia, Rosanna (a cura di), Torino fra Medioevo e Rinascimento. Dai catasti al paesaggio urbano e rurale, Archivio Storico della Città di Torino, Torino 1993, pp. 55-142
- Donato, Giovanni, Immagini del medioevo torinese fra memoria e conservazione, in Comba, Rinaldo - Roccia, Rosanna (a cura di), Torino fra Medioevo e Rinascimento. Dai catasti al paesaggio urbano e rurale, Archivio storico della Città di Torino, Torino 1993, pp. 305-365
- Torino: ritratto in piedi. Nascita di una città, Anteprima, Torino 2003 , pp. 22-23
- 1867-1950: ricordi d'altri tempi. Immagini di Torino. 83 anni di storia, La Stampa, Torino [19..]
Sitografia
Fonti Archivistiche
- ASCT, Fondo danni di guerra, inv. 26 cart. 1 fasc. 26
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Ente Responsabile
- CeSRAMP
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