Nasce a Biella il 2 febbraio 1868. Suo padre Francesco è operaio tintore e sua madre, Giuseppina Berra, stiratrice. A 13 anni è apprendista falegname e matura in ambiente operaio quelle convinzioni politiche e morali che lo portano ad aderire al Partito Operaio Italiano (POI) nel 1886.
Nel 1895 è consigliere comunale a Biella e dal 1896 direttore del «Corriere biellese». Denunciato per diffamazione dall’industriale Garbaccio, per evitare l’arresto è costretto all’esilio in Svizzera dove rimane fino al 1900, quando sarà eletto deputato socialista per il collegio di Biella. Nel 1901 promuove la costituzione della Camera del Lavoro locale.
Scrive di questioni sindacali sull’«Avanti» e dirige poi la rivista «Vita operaia».
Nel 1903 perderà completamente la vista per un incidente sul lavoro avuto in giovane età.
Nel 1906 è il primo segretario generale della neo-costituita Confederazione Generale del Lavoro (CGL). Si dimetterà nel 1918, per divergenze con la linea del sindacato.
Nel 1922 fonda insieme a Treves e Turati il Partito Socialista Unitario e, due anni dopo, il settimanale «Il lavoro» di Biella.
È fondatore nel 1926 dell’Associazione nazionale studi Problemi del lavoro, da cui l’omonima rivista (1927-1940), con l’intento di studiare e attuare il corporativismo.
Dopo il 1940 Rigola non ricoprirà più alcun incarico politico o sindacale e muore isolato a Milano il 10 gennaio 1954, solo in parte riabilitato dalle ombre sulle sue attività durante il fascismo.

2 febbraio 1868 – Nascita;

1886 – Adesione al Partito operaio italiano;

1895 – Eletto consigliere comunale a Biella;

1906 – Primo segretario generale della Confederazione Generale del Lavoro;

1922 – Fondatore del Partito socialista unitario;

10 gennaio 1954 – Morte.