Antonio Felice De Vincenti (Vigone, Torino 1690 - Torino 1778)
Ingegnere militare e alto graduato dell’esercito, a lui si deve il regio Arsenale di Torino (1736-1783).
Giovanissimo si arruola nel battaglione dei cannonieri (1711) e una gloriosa carriera lo conduce ai vertici della gerarchia militare. Ufficiale di Vittorio Amedeo II esordisce come ingegnere nel 1713 in Sicilia e, trasferitosi in Sardegna nel 1720, diventa il professionista di riferimento per gli ingegneri sabaudi sull’isola. Una relazione e una carta illustrano gli esiti dei sopralluoghi sulle difese litoranee sarde finalizzati al recupero e al completamento del sistema difensivo. A Cagliari progetta il santuario di Santa Maria di Bonaria (1722) e la fortificazione del castello (1740), mentre a Oristano è responsabile della riplasmazione della cattedrale (1731). Di ritorno sul continente, a Fenestrelle costruisce una strada per il passaggio delle artiglierie (1741) mentre a Nizza progetta il porto di Limpia (1749-1751). Nel 1757 diventa colonnello di artiglieria esperto di architettura civile e militare, sono suoi i progetti dei ponti sull’Orco a Cuorgné (1760) e sul Sangone a Moncalieri (1762).
A Torino dal 1736 è impegnato nella costruzione dell’Arsenale e del successivo oratorio, nel 1746 progetta e realizza i mulini della Chiusa sulla Dora e nel 1760 collabora alla realizzazione della fabbrica tabacchi e progetta la fonderia dei cannoni. Suoi sono anche i disegni dei prospetti della fabbrica di salnitro presso la Polveriera regia. Dal 1773 al 1778, in qualità di presidente del Congresso degli edili, ricopre un ruolo di primo piano nell’espansione della capitale.
Bibliografia
- Olivero, Eugenio, Il Regio Arsenale di Torino ed il suo architetto capitano Antonio Felice Devincenti, in «Bollettino storico-bibliografico subalpino», A. XLIV, 1942, Torino, pp. 111-133
- Cabras, Mauro, Le opere del De Vincenti e dei primi ingegneri militari piemontesi in Sardegna nel periodo 1720-1745 in Atti del XIII Congresso di storia dell’architettura (Sardegna), Vol. I, Centro di studi per la storia dell’architettura, Roma 1966, pp. 291-310 , pp. 291-310
- Augusto Cavallari Murat, Seme del fortificatore Felice De Vincenti/Belgrano e gli ingegneri militari, in Augusto Cavallari Murat (a cura di), Come carena viva. Scritti sparsi, Bottega d’Erasmo, Torino 1982, pp. 536-545
- Palmucci Quaglino, Laura, Polveriera e Fucina delle canne: continuità e innovazione nelle manifatture d’armi di borgo Dora e Valdocco, in Bracco, Giuseppe (a cura di), Acque, ruote e mulini a Torino, Vol. 1, Archivio storico della Città di Torino, Torino 1988, pp. 241-272
- Daniele Pescarmona, De Vincenti Antonio Felice in Dizionario biografico degli italiani, Vol. 39, Istituto della Enciclopedia italiana, Roma 1991, pp. 559-560
- Viglino Davico, Micaela (a cura di), Architetti e ingegneri militari in Piemonte tra '500 e '700. Un repertorio biografico, Omega, Torino 2008 , p. 115
Ente Responsabile
- CeSRAMP - Centro Studi e Ricerche storiche sull’Architettura Militare in Piemonte