Politecnico
Nel dopoguerra il lungo dibattito sulla nuova sede del Politecnico si risolve con la costruzione dell’edificio «scolasticamente funzionalista» di corso Duca degli Abruzzi.
Dopo un ampio dibattito che ha animato architetti e ingegneri torinesi per tutta la prima metà del Novecento sulla localizzazione della Regia Scuola Politecnica, nel 1950 inizia la costruzione della nuova sede del Politecnico di Torino, sui terreni precedentemente occupati dallo Stadium (l’enorme stadio costruito per l’Esposizione del 1911, capace di 40.000 posti a sedere, fu demolito nell’immediato dopoguerra). Il progetto è redatto dall’Ufficio tecnico d’ateneo, coordinato da una commissione di docenti - in particolare dall’architetto milanese Giovanni Muzio (1893-1982), che ricopre la cattedra di composizione architettonica alla Facoltà di architettura - e dall’ufficio di progettazione della Fiat. L’esito è un complesso «scolasticamente funzionalista»¹, dall’impianto assiale, rigido nell’articolazione dei percorsi e gerarchico nella distribuzione degli spazi. Negli anni ottanta e novanta, per ottenere nuovi spazi ormai urgenti, si realizzano l’ampliamento verso corso Castelfidardo (Sisto Giriodi, Pier Giuseppe Bardelli, Renato Piramide, 1984-1992) e la «finestra urbana» lungo la manica su via Peano (Lorenzo Mamino, Pier Giuseppe Bardelli, Piero Amore, Luciano Luciani, 1984-1994), volume trasparente di collegamento verticale tra i piani. Con il Piano regolatore generale del 1995 si dà inizio al raddoppio del Politecnico, progettandone l’ampliamento oltre il fascio ferroviario divenuto viale della Spina (masterplan dello studio Gregotti Associati): la sede storica di corso Duca degli Abruzzi diventa parte di un vero proprio campus urbano, la Cittadella Politecnica.
¹ Nuova sede del Politecnico di Torino, in Agostino Magnaghi, Mariolina Monge, Luciano Re, Guida all’architettura moderna di Torino, Lindau, Torino 1995, p. 163.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
POLITECNICO
Corso Duca degli Abruzzi 24
Complesso edilizio universitario.
Segnalazione di complesso d'interesse documentario, significativo esempio di edilizia funzionalista per una complessa istituzione scolastica e di ricerca.
Realizzato tra il 1950 e il 1959 su progetto originario di Giovanni Muzio (trasporto dall'originaria ubicazione in Cascina Ceresa a Millefonti) e adattato dall'Ufficio Tecnico del Politecnico con la consulenza di Giovanni Muzio e Cesare Bairati. Sviluppo del progetto esecutivo da parte dell'Ufficio Tecnico FIAT.
«ART», 1958, n. 10.
Tavola: 48
Bibliografia
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 365 Vai al testo digitalizzato
- Vittorio Marchis, Politecnico: un ateneo tra società e innovazione, in Nicola Tranfaglia (a cura di), Storia di Torino. Gli anni della Repubblica, Vol. 9, Einaudi, Torino 1999, pp. 673-710
- Gibello, Luca, Politecnico di Torino, in Comoli Mandracci, Vera - Olmo, Carlo (a cura di), Guida di Torino. Architettura, U. Allemandi, Torino 1999, p. 199
- Spinelli, Carlo, Edifici per il Politecnico di Torino, in Bonino, Michele [et al.] (a cura di), Torino 1984-2008. Atlante dell’architettura, U. Allemandi, Torino 2008, scheda n. 61
- Martini, Alessandro, Politecnico di Torino, in Giusti, Maria Adriana - Tamborrino, Rosa, Guida all’architettura del Novecento in Piemonte (1902-2006), U. Allemandi, Torino 2008, p. 283
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