Regia fabbrica d’armi (o Regio stabilimento della fucina in Valdocco)
Il 26 ottobre 1715 si dà corpo ad un progetto innovativo: la costruzione di una fucina per le canne in un’area libera e molto esterna, ad ovest del nucleo industriale ormai consolidato dell’Arsenale di borgo Dora.
Il progetto viene stilato da Antonio Bertola (1647-1715) e nel dicembre del 1715 l’edificio è completato. Tuttavia, dopo neanche un anno, prende corpo un progetto più ambizioso: una nuova fabbrica che, tra il 1716 e il 1720, affianca e completa la manica già esistente. A seguito di un ulteriore ingrandimento, tra il 1721 e il 1722, le ultime stanze della fabbrica risultano ultimate.
Un estimo del 1726 e un inventario del 1727 riportano numero e tipologia degli attrezzi di lavoro e dei macchinari e forniscono inoltre una descrizione dell’edificio.
L’attività della fucina era diretta unicamente alla lavorazione delle armi leggere: fusione delle canne, le quali venivano trapanate, pulite e molate e, dall’Ottocento, anche rigate.
La fabbrica d’armi rappresenta uno dei più grossi stabilimenti industriali di Torino sia per il volume della produzione – nel 1862 ammonta a circa 18000 armi da fuoco e a 15000 armi bianche – sia per l’elevato numero di operai che impiega; la fucina dà lavoro a molti degli opifici del territorio e si avvale di numerosi lavoranti a domicilio per la montatura dei pezzi.
Non compaiono negli anni successivi altre notizie se non relative a opere di manutenzione. Tale situazione perdura fino all’Ottocento inoltrato e ai primi anni del Novecento, quando la fabbrica è ceduta alla Vandel & C., che ne usufruirà come ferriera. Non rimangono testimonianze materiali della Regia fabbrica d'armi.
Bibliografia
- Bertolotti, Davide, Descrizione di Torino, Pomba, Torino 1840 , pp. 251-263 Vai al testo digitalizzato
- Baricco, Pietro, Torino descritta, Vol. 1, G.B. Paravia, Torino 1869 , pp. 379-384 Vai al testo digitalizzato
- Cavallo, Sandra - Loriga, Sabina, Formazione della popolazione e crescita industriale del borgo tra mutamento e inerzia, in Circoscrizione San Donato-Campidoglio (a cura di), Terra uomini e istituzioni in una città che si industrializza: indagine su San Donato I850-1900, Città di Torino. Assessorato alla Cultura, Torino 1985, pp. 73-75
- Palmucci Quaglino, Laura, Polveriera e Fucina delle canne: continuità e innovazione nelle manifatture d’armi di borgo Dora e Valdocco, in Bracco, Giuseppe (a cura di), Acque, ruote e mulini a Torino, Vol. 1, Archivio storico della Città di Torino, Torino 1988, pp. 241-272
Fonti Archivistiche
- Archivio di Stato di Torino, Sezioni riunite, Camera dei Conti, “Fabbriche di S. M.”, art. 188, voll. 1, 2, 4, 6, 10
- Archivio di Stato di Torino, Sezioni riunite, Camera dei Conti, “Fabbriche di S. M.”, art. 190, m. 7
- Archivio di Stato di Torino, Sez. IV, “Contratti fabbriche e fortificazioni”, anno 1715, p. 63
- Archivio di Stato di Torino, Sez. IV, “Contratti fabbriche e fortificazioni”, anno 1716, p. 149
- Archivio di Stato di Torino, Sez. IV, “Contratti fabbriche e fortificazioni”, anno 1717, p. 39
- Archivio di Stato di Torino, Sez. IV, “Contratti fabbriche e fortificazioni”, anno 1718, p. 261
- Archivio di Stato di Torino, Sez. IV, “Contratti fabbriche e fortificazioni”, anno 1720, pp. 74, 83, 165, 190
- Archivio Storico della Città di Torino, C. F. cat. 35, art. 12, n. 143, 8 fruttidoro anno 10 [agosto 1802].
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Ente Responsabile
- Comitato Parco Dora