Carta Topografica Dimostrativa (De Caroly, 1785)
La Carta Topografica Dimostrativa dei Contorni della Città di Torino e Campagne Reali dedicata a Sua Maestà la Regina di Sardegna Dall’Umilissimo e Fedelissimo Suddito de Caroly in Torino 1785, redatta negli anni nei quali si cominciavano a compilare dettagliate guide della capitale e dei suoi dintorni, per il pubblico locale, ma soprattutto per chi intraprendeva il Grand Tour, raffigura con dettaglio il territorio attorno alla città, con le sue cascine e ville, nonché la città-fortezza, scorporata delle sue mura e della cittadella, con le maggiori chiese e i diversi nomi degli isolati. Da mettere in relazione con la Copia della Carta dell’Interiore della Città di Torino, del 1760. L’autore della mappa è Francesco de Caroly.
Nel contesto della promozione di Torino oltre i confini italiani, ai viaggiatori del Grand Tour e ai visitatori stranieri, si colloca l’ampia produzione di guide e liste di luoghi notabili nella città e nei suoi dintorni (indicati di sovente come circondario). Il successo della Guida alle cascine, e vigne del territorio di Torino e suoi Contorni, di Amedeo Grossi, del 1790 e della sua versione completata con le ville mancanti l’anno successivo, definisce appieno i confini ampi dell’autorappresentazione della città capitale e del suo territorio. Se questo appare contrassegnato dal sistema viario, lo è anche in modo preminente, oltre che dai segni delle residenze ducali e poi reali, dalla fitta rete delle cascine e delle ville, non solo attestate lungo i viali alberati di uscita dalla città e di collegamento con le residenze sabaude, quali lo stradone di Stupinigi (1754), lo stradone alberato di Rivoli (1711-1712) o la strada di collegamento con la Venaria Reale, ma anche densamente all’interno della piana come in collina. La raffigurazione topografica, a tratti quasi un rilievo, di de Caroly, del 1785, non dimentica di delineare con precisione i corsi d’acqua naturali, le bealere, le macchie boschive e la connotazione agricola, ma raffigura anche come dettaglio, sul margine inferiore sinistro della carta, la Pianta della Città di Torino, accompagnata dall’«Indice delle Chiese», al centro, dall’«Indice per la Denominazione delle Isole [isolati] della Città», e all’estremità opposta dalla «Tavola Alfabetica dei Luoghi Principali della Città». Il secondo indice, in particolare, pare di diretta derivazione della di poco precedente Copia della Carta dell’Interiore della Città di Torino, del 1760, già annotata dalla critica come una delle rappresentazioni più precise, quasi catastali, della capitale (Garis 2007, p. 92). Una città capitale che appare, nella carta, così come nella Carta Topografica della Caccia (1760-1766), nella sua veste più compiuta, con la fortificazione completata (quale oeuvre architecturale achevée, Comoli 1983) e non più modificabile, connotata al suo interno dal reticolo viario storico, contrassegnante i tre ampliamenti, ma che annota anche i processi di rettificazione della contrada di Porta Palazzo (oggi via Milano, editto del 1729) e di quella di Dora Grossa (oggi via Garibaldi, editto del 1736).
L’area territoriale raffigurata nella carta rispecchia la porzione principale della precedente Carta Topografica della Caccia, appena oltre Stupinigi come margine meridionale, e completa con il dettaglio della città e degli indici quanto rimaneva non delineato a mezzanotte, connotandosi come un intelligente compendio tra il disegno, semplificato, dei dintorni mutuato dalla cartografia a servizio della caccia reale e il rilevamento urbano della Copia della Carta dell’Interiore. L’operazione pare confermata dalla presenza di altre due carte, sostanzialmente omologhe, sempre di mano di de Caroly, a penna e acquerello, del 1779 e del 1818, chiaramente un preliminare e un successivo ridisegno, conservate la prima presso l’Archivio di Stato e la seconda alla Biblioteca Reale di Torino (Comoli 1983, scheda iconografica n. 84).
Bibliografia
- Grossi, Giovanni Lorenzo Amedeo, Guida alle cascine, e vigne del territorio di Torino e' suoi contorni ..., in cui si danno diverse notizie utili, ed interessanti, massime in ordine alli Feudi, e distretti delle Parrocchie in detto territorio esistenti ..., Vol. 1, [s.n], Torino 1790 Vai al testo digitalizzato
- Grossi, Giovanni Lorenzo Amedeo, Guida alle cascine, e vigne del territorio di Torino e contorni, Bottega d’Erasmo, Torino 1968
- Comoli Mandracci, Vera, Torino, Laterza, Roma - Bari 1983 , p. 91
- Defabiani, Vittorio, Ignoto topografo piemontese. Carta topografica della caccia, in Di Macco, Michela - Romano, Giovanni (a cura di), Diana Trionfatrice: arte di corte nel Piemonte del Seicento, U. Allemandi, Torino 1989, pp. 343-344, scheda 362
- Comba, Rinaldo - Sereno, Paola, Rappresentare uno Stato: carte e cartografi degli Stati sabaudi dal XVI al XVIII secolo, U. Allemandi, Torino 2002 , p. 101
- Garis, Edoardo, Disegnatore piemontese, Copia della Carta dell’interiore della città di Torino che comprende ancora il Borgo di Po, 1762 c., in Castelnuovo, Enrico (a cura di), La Reggia di Venaria e i Savoia: arte, magnificenza e storia di una corte europea. Catalogo, Vol. II, U. Allemandi, Torino 2007, p. 92, scheda n. 4.47
- Paglieri, Federica, Carta topografica della caccia, in Castelnuovo, Enrico (a cura di), La Reggia di Venaria e i Savoia: arte, magnificenza e storia di una corte europea. Catalogo, Vol. II, U. Allemandi, Torino 2007, p. 103, scheda 5.25
Fonti Archivistiche
- Carta Topografica Dimostrativa dei Contorni della Città di Torino e Campagne Reali dedicata a Sua Maestà la Regina di Sardegna Dall’Umilissimo e Fedelissimo Suddito de Caroly in Torino 1785, Archivio di Stato di Torino, Corte, Carte Topografiche Segrete, 16 B, I rosso Biblioteca Reale di Torino, N.3.(15)
- Copia della Carta dell’Interiore della Città di Torino, del 1760. Archivio di Stato di Torino, Corte, Carte Topografiche per A e B, Torino, 16
Ente Responsabile
- Mostra Torino: storia di una città