Società Spettacoli Sportivi di corso Marsiglia
L'impianto è utilizzato dalla Juventus dal 1922 al 1933: viene abbandonato dopo pochi anni, dato che non garantisce una buona visibilità del campo. Utilizzato poi per il gioco del rugby, viene danneggiato dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale, in data imprecisata.
1. Cenni storici
Nel 1922 la Juventus va a giocare in quello che può essere considerato il secondo stadio vero e proprio costruito a Torino dopo lo Stadium, abbandonato in fretta, poiché non garantisce una buona visibilità. Progettato dall’architetto Lavini, l’impianto – denominato Società Spettacoli Sportivi, anche se è più probabile che questo nome faccia riferimento ai gestori – è situato tra corso Marsiglia (l’attuale corso Tirreno) e via Tripoli. Qui la Juventus gioca i campionati dal 1922 al 1933, anno in cui si trasferisce al nuovo Stadio civico Benito Mussolini. Nella Pianta di Torino del 19351, l’impianto è ben visibile, e si possono individuare le tribunette che racchiudevano su quattro lati il campo da gioco; inoltre è preceduto da uno slargo su corso Marsiglia, chiamato piazzetta Juventus.
Daniele Donghi, nel Manuale dell’architetto2, ne fornisce una descrizione:
"Il nuovo campo da gioco, costruito coi più moderni criteri e secondo le ultime prescrizioni della speciale tecnica dello sport, copre circa 40.000 metri quadrati e comprende il campo per spettacoli (m 110 x 65), fiancheggiato da una gradinata popolare lunga 90 metri, chiusa da una solida e snella stecconata cementizia e da una tribuna coperta da tettoia formata con ossatura metallica e tetto in eternit".
L’impianto comprende anche tre campi da tennis, un piccolo bar e gli spogliatoi; vi si accede attraverso un ingresso segnato da quattro torri accoppiate a due a due che interrompono il muro di cinta3.
2. Bombardamenti
Il campo sportivo Juventus, che occupava l'area compresa tra le vie Tirreno, Tripoli, Graglia e Ricaldone, con ingresso su largo Tirreno, fu colpito durante le incursioni aeree che investirono Torino durante il secondo conflitto mondiale. In data imprecisata, bombe dirompenti distrussero l'ingresso e la biglietteria. L'edificio di due piani fuori terra e il basso fabbricato su via Tirreno (allora corrispondenti al civico 145) vennero sinistrati da soffio di bomba dirompente. Attualmente la zona è stata riconvertita in edifici ad uso residenziale e negozi.
Note
1. Asct, 64.7.8, foglio 5.
2. Manuale dell’architetto, Utet, Torino 1930.
3. Silvio San Pietro, Matteo Vercelloni, Il nuovo stadio di Torino, Edizioni l’Archivolto, Torino 1990.
Bibliografia
Fonti Archivistiche
- ASCT Fondo danni di guerra, inv. 2104, cart. 43, fasc. 2, n.ord. 1
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Ente Responsabile
- Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà