Lapide dedicata a Leona Francesco e Rossotto Lorenzo
La lapide in memoria di Francesco Leona (1926 - 1945) e Lorenzo Rossotto (1926 - 1945) è collocata in via Gioberti 15a, nel luogo in cui i due giovani partigiani furono fermati e fucilati.
1. I fatti
La mattina del 28 marzo 1945, Maddalena Gaj, proprietaria della tintoria “Etiopica”, all'angolo tra corso Duca di Genova 5 (ora corso Stati Uniti) e via San Secondo, notò nelle vicinanze del proprio negozio la presenza di Francesco Leona e Lorenzo Rossotto, componenti della divisione di Polizia partigiana Nunzio. I due giovani si erano appostati sotto l'abitazione del capitano Alfredo Gerardi, appartenente ad un'organizzazione segreta fascista, il Servizio informativo repressivo (Sir).
Nel momento in cui l'ufficiale scese in strada con la moglie, Giuseppina Gramaglia, e i due partigiani si apprestavano a far fuoco, la reazione della Gaj disturbò l'azione e costrinse alla fuga Leona e Rossotto, i quali spararono ferendo la moglie di Gerardi.
Mentre stavano fuggendo, vennero però intercettati da un nucleo di vigili urbani che ignorando la loro qualità di partigiani li bloccò. Sopraggiunsero nel frattempo numerosi militi fascisti, i quali, dopo un sommario interrogatorio, misero al muro e fucilarono i due giovani, in via Gioberti, nello stesso punto in cui erano stati fermati. (1)
2. Francesco Leona 28.3.1945
Nato a Torino il 25 gennaio 1926. Abitava a Torino in strada Mongreno, faceva parte della Divisione di polizia partigiana Nunzio, col nome di battaglia Ceo. Venne fucilato a Torino in via Gioberti 15 con il compagno Lorenzo Rossotto. Decorato con medaglia di bronzo al valor militare (Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese; Aom, Registro chirurgia donne, 1945, n. 145; “La Fiaccola Ardente”, 5, n. 4, aprile 1950, p. 2; Guida commerciale ed amministrativa di Torino 1942-43, Torino, Paravia, 1943; G.Vaccarino, C.Gobetti, R.Gobbi (a cura di), L’insurrezione di Torino, cit., p. 145; Seicento giorni nella Resistenza, Torino, cit., p. 223) (1)
2. Lorenzo Giuseppe Rossotto 28.3.1945
Nato a Torino il 6 maggio 1926. Abitante a Torino in via Reggio 1. Faceva parte della Divisione polizia partigiana Nunzio. Decorato con medaglia di bronzo al valor militare (Asct, scheda anagrafica;Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese; G.Vaccarino, C.Gobetti, R.Gobbi (a cura di ), L’insurrezione di Torino, cit., p. 145; Seicento giorni nella Resistenza, Torino, cit., p. 255) (1)
Note
(1) Testo tratto da Adduci, Nicola [et al.] (a cura di), Che il silenzio non sia silenzio. Memoria civica dei caduti della Resistenza a Torino, Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà - Istoreto, Torino 2015, p. 114 - 115
Bibliografia
- Vaccarino, Giorgio - Gobetti, Carla - Romolo Gobbi, L'insurrezione di Torino: saggio introduttivo, testimonianze, documenti, Guanda, Parma 1968 , p. 145
- Seicento giorni nella Resistenza: dall’8 settembre 1943 al 10 maggio 1945, 600 giorni di testimonianze della lotta di liberazione attraverso 1335 motivazioni delle ricompense al valor militare, Consiglio regionale del Piemonte, Torino 1979 , pp. 223, 225
- Adduci, Nicola [et al.] (a cura di), Che il silenzio non sia silenzio. Memoria civica dei caduti della Resistenza a Torino, Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà - Istoreto, Torino 2015 , pp. 114 - 115
Sitografia
Fonti Archivistiche
- Asct, Archivio Storico della Città di Torino
- Aisrp, Archivio dell’Istituto piemontese per la storia della resistenza e della società contemporanea
- Aom, Archivio dell’Ospedale Mauriziano
Fototeca
Ente Responsabile
- Istoreto
- MuseoTorino
- Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà