Piscina monumentale
Costruita insieme allo stadio Comunale per i Giochi Littoriali del 1933, la piscina monumentale di corso Galileo Ferraris, importante esempio di architettura razionalista, è stata ristrutturata nell’ambito dei lavori per i Giochi Olimpici Invernali del 2006.
La piscina, progettata dall’architetto Contardo Bonicelli – con la collaborazione dell’ingegner Antonio Villana per il calcolo strutturale – è stata costruita tra l’ottobre 1932 e l’aprile 1933 contestualmente al complesso sportivo dello stadio Comunale, in occasione dei Giochi Littoriali.
Si tratta di un notevole esempio di architettura razionalista a Torino, arricchito da spunti formali espressionisti e art decò. Bonicelli non ha però rinunciato a una certa monumentalità retorica, nell’ingresso e delle finestre ad arco sulla facciata principale.
La struttura è costituita da sette portali di cemento armato con una luce di 38 metri, e da un involucro in muratura. Non mancano le decorazioni, come le due fontane in facciata, disposte simmetricamente in corrispondenza dei due avancorpi laterali.
Benché la struttura sia vincolata dalla Soprintendenza, l’incuria e la mancanza di manutenzione hanno provocato un diffuso degrado. Nell’ambito dei lavori per i Giochi Olimpici Invernali del 2006, la piscina monumentale è stata oggetto di un intervento di restauro, adeguando l’impianto per manifestazione di livello internazionale di tuffi e tuffi sincronizzati, e integrandolo con una palestra per i tuffi a secco e il riscaldamento pre-gara.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
PISCINA MUNICIPALE
Corso Ferraris 294
Piscina coperta, trampolino e spogliatoi della piscina scoperta, sistemazione generale dell'impianto.
Edificio di valore storico-artistico e documentario, e complesso di attrezzature di valore ambientale e documentario, significativa testimonianza di architettura per lo sport nel gusto Novecento.
Inaugurata nel 1933 su progetto di Contardo Bonicelli e dell'ing. Villanova. L'edificio della piscina coperta (il cui interno non ha subito trasformazioni) è stato in parte alterato dalla sostituzione delle vetrate del piano inferiore di facciata e del piano superiore lateralmente (cfr. schede 28, 29, 30).
«L'Architettura Italiana», 1933, n. 9; «Architettura», 1933, pp. 239, 403; «Casabella», 1933, pp. 2-9, 26-39; L. RE, in AA.VV., Torino città viva [...], 1980, p. 131.
Tavola: 65
Bibliografia
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 476 Vai alla pagina digitalizzata
- Pavoni, Giancarlo (a cura di), Torino lo sport e la città. I progetti e le opere oltre le Olimpiadi, Gribaudo, Savigliano 2006 , pp. 44-49