Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Cotonificio Valle Susa

Lo stabilimento, costruito lungo il canale Meana, di cui sfrutta le acque per la propria attività industriale, viene edificato a fine Ottocento. Dopo la demolizione resta in piedi solo una palazzina, in cui la Michelin, che ha acquisito il complesso, insedia un ufficio tecnico.


Lat: 45.08995 Long: 7.66404

Costruzione: 1893

Bombardamento: 08 Dicembre 1942

Bombardamento: 13 Luglio 1943

Demolizione: 1952

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  • bombardamento | fabbrica

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  • bombardamenti

Nel 1880 viene costituita la società in nome collettivo Wild & Abegg per l’esercizio dell’industria cotoniera, da Emilio Wild e Augusto Abegg – discendenti da facoltose famiglie di finanzieri svizzeri. Dopo numerose acquisizioni di altre industrie tessili, la Wild & Abegg viene liquidata e, nel 1914, la società anonima viene trasformata in Cotonificio Valle di Susa di A. Abegg e C. e infine, dal 1923, in SA Cotonificio Valle di Susa.
Nel 1893, su progetto dell’ingegnere Cesare Serra, i signori Wild e Abegg fanno erigere un cotonificio in regione Valdocco, all’angolo delle attuali corso Umbria e via Treviso.
Lo stabilimento è costruito in posizione strategica, lungo il canale Meana, di cui, attraverso un canale secondario1, sfrutta le acque per la propria attività industriale. L’azienda riscuote un notevole successo e il cotonificio torinese viene progressivamente ampliato, fino a raddoppiare le proprie dimensioni.

Alla fine degli anni Venti la SA Cotonificio Valle di Susa possiede stabilimenti in tutta la provincia di Torino: Torino, Pianezza, Sant’Antonino, Borgone, Bussoleno, Susa; ed occupa complessivamente circa 5000 operai. Per ciò che riguarda l’organizzazione e la produzione, nello stabilimento torinese vengono lavorati tessuti calicots, cambrics, satins, rasi, violes, tessuti per copertoni; filati di cotone makò pettinati, unici e ritorti; si effettua la garzatura2 per uso proprio.

Durante il secondo conflitto mondiale lo stabilimento fu colpito da bomba incendiaria che causò crollo di tramezzi e distruzione di chiassilerie. I locali, tutto sommato lievemente danneggiati, vennero presto rispristinati.

Nel 1949 inizia una sistematica demolizione degli edifici che compongono lo stabilimento, che termina nel 19523, e che risparmia solo una elegante palazzina. All'inizio degli anni Cinquanta l’area viene venduta alla Michelin, la quale insedia nell'edificio un proprio ufficio tecnico altemante specializzato.

 

Note

1. Come da progetto conservato presso l’Archivio Storico della Città di Torino, fondo Progetti edilizi, pratica 77, anno 1893.

2. Nell’industria tessile, operazione di rendere liscio e lucente un filato mediante una fiamma a gas o una lastra incandescente.

3. “La demolizione si rende necessaria per vendita dell’area in cui sorgono i fabbricati”. Archivio Edilizio di Torino, Progetti edilizi, II categoria, pratica 368, demolizione, 1951.

 

Fonti Archivistiche

  • Archivio Storico della Città di Torino, Progetti edilizi, I categoria, pratica 73, fabbricato per cotonificio, 1893.
  • Archivio Storico della Città di Torino, Progetti edilizi, I categoria, pratica 77, trasloco di canale, 1893.
  • Archivio Storico della Città di Torino, Progetti edilizi, I categoria, pratica 146, palazzina, 1893.
  • Archivio Storico della Città di Torino, Progetti edilizi, I categoria, pratica 120, ampliamento fabbricato per cotonificio, 1894.
  • Archivio Storico della Città di Torino, Progetti edilizi, I categoria, pratica 152, fabbricato interno per laboratorio e chiosco latrine, 1896.
  • Archivio Storico della Città di Torino, Progetti edilizi, I categoria, pratica 143, sopraelevazione fabbricato industriale, 1898.
  • Archivio Storico della Città di Torino, Progetti edilizi, I categoria, pratica 34, magazzino, 1901.
  • Archivio Storico della Città di Torino, Progetti edilizi, I categoria, pratica 431, ampliamento fabbricato industriale, 1906.
  • Archivio Storico della Città di Torino, Progetti edilizi, I categoria, pratica 761, sopraelevazione fabbricato, 1910.
  • Archivio Storico della Città di Torino, Progetti edilizi, I categoria, pratica 965, ampliamento fabbricato, 1911.
  • Archivio Storico della Città di Torino, Progetti edilizi, I categoria, pratica 6, refettorio, 1912.
  • Archivio Storico della Città di Torino, Progetti edilizi, I categoria, pratica 325, ampliamento fabbricato, 1912.
  • Archivio Storico della Città di Torino, Progetti edilizi, I categoria, pratica 637, ampliamento fabbricato, 1912.
  • Archivio Storico della Città di Torino, Progetti edilizi, I categoria, pratica 763, ampliamento fabbricato, 1914.
  • Archivio Storico della Città di Torino, Progetti edilizi, I categoria, pratica 374, rimessa, 1915.
  • Archivio Edilizio di Torino, Progetti edilizi, II categoria, pratica 475, demolizione, 1949.
  • Archivio Edilizio di Torino, Progetti edilizi, II categoria, pratica 368, demolizione, 1951.
  • Archivio Edilizio di Torino, Progetti edilizi, II categoria, pratica 403, demolizione, 1952.
  • Archivio Edilizio di Torino, Progetti edilizi, II categoria, pratica 1463, demolizione, 1952.
  • ASCT, Danni di guerra, inv. 1108 cart. 23 fasc. 2 n. ord. 6

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