Chiesa di San Giovanni Evangelista
La chiesa sorge accanto all’oratorio di San Luigi, per volontà di Don Bosco, nel borgo San Salvario, dove esisteva una forte concentrazione “del ceto popolare e povero”. La Chiesa di San Giovanni Evangelista fu bombardata il 13 agosto 1943.
1. La chiesa
La chiesa si trova lungo il viale del Re (oggi corso Vittorio Emanuele II), all’angolo con via Madama Cristina, adiacente all’Oratorio di San Luigi. Don Bosco sceglie di erigere una chiesa e un “ospizio con scuola per giovani poveri e abbandonati” in borgo San Salvario perché è iniziata una forte espansione della città, accelerata dalla costruzione della vicina stazione di Porta Nuova e di conseguenza si è verificata una concentrazione “del ceto popolare e povero”. Lo spinge inoltre il fatto che i valdesi, dopo l’emancipazione ottenuta con lo Statuto Albertino del 1848, hanno iniziato a costruire il Tempio, un ospedale e una scuola aperta anche ad alunni di fede cattolica per i quali le altre scuole cittadine sono lontane e scomode. Più tardi, nello stesso quartiere, sorgeranno la Sinagoga e la scuola ebraica, e oggi si trovano anche sale di preghiera islamiche. Il progetto della chiesa viene affidato all’architetto conte Edoardo Arborio Mella (1808-1884) che si ispira allo stile romanico lombardo (sec. XI e XII) e realizza un edificio a pianta basilicale a tre navate che può contenere fino a 2500 persone. All’ingresso una grande statua di Pio IX opera di Francesco Gonfalonieri (1830-1925) ricorda gli stretti legami spirituali tra Don Bosco e il Papa. La facciata, arretrata, crea un piccolo sagrato ed è dominata da un alto campanile. All’interno le decorazioni sono prevalentemente del pittore Enrico Reffo (1831-1917) e della sua Scuola.
2. L’istituto
Accanto alla nuova chiesa, come già era avvenuto a Valdocco, Don Bosco vuole subito edificare un “ospizio per i giovanetti poveri e abbandonati”. Sorge così, nel 1884, tra la chiesa e via Madama Cristina, un istituto che per i primi anni ospita adulti che aspirano alla vita salesiana. Nel 1894 l’istituto si converte in collegio, chiamato comunemente San Giovannino con scuola elementare e media. Oggi l’edificio è sede di un convitto universitario e di un oratorio, ed è diventato un punto di riferimento e di accoglienza per la comunità filippina e per gli altri immigrati che vivono nel quartiere.
3. Bombardamenti
La Chiesa di San Giovanni Evangelista fu colpita durante il bombardamento notturno del 13 agosto 1943 da aerei della RAF con bombe dirompenti di grosso e grossissimo calibro. A seguito del bombardamento si registrarono gravi danni alla copertura del tetto, alle vetrate, agli infissi e lesioni ai muri portanti.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
CHIESA DI S. GIOVANNI EVANGELISTA
Corso Vittorio Emanuele II 13
Chiesa e canonica.
Edificio religioso di valore documentario e ambientale.
Progettata da Edoardo Arborio Mella con la collaborazione dell'ing. C.M. Vigna, nel 1878.
ASCT, Progetti Edilizi, f. 19/1878; M. LEVA PISTOI, 1969, pp. 102 sgg.
Tavola: 49
Bibliografia
- Guidi, Guido, Le chiese di Torino danneggiate dalla guerra, in «Torino. Rivista mensile municipale», A. XXV, n. 8, agosto, 1949, Torino, pp. 9-15 Vai al testo digitalizzato
- Daviso di Charvensod, Bruno, Torino... dentro dalla cerchia antica...: notizie sulle contrade, piazze, vicoli, cortili, palazzi, chiese, alberghi, ristoranti, caffè e teatri del centro storico, Centro studi piemontesi, Torino 1984
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 345 Vai alla pagina digitalizzata
- Giraudo, Aldo - Biancardi, Giuseppe, Qui è vissuto Don Bosco. Itinerari storico-geografici e spirituali, Elledici, Leumann 2004
- Bassignana, Pier Luigi, Torino sotto le bombe nei rapporti inediti dell'aviazione alleata, Edizioni del Capricorno, Torino 2013
Fonti Archivistiche
- ASCT Fondo danni di guerra, inv.323, cart.6, fasc. 6, n.ord. 2
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Ente Responsabile
- Associazione Volarte
- Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà