Aiuola Balbo, già parte del Giardino dei Ripari
Realizzato nel 1834 per colmare i vuoti lasciati dalle mura abbattute in età napoleonica, il giardino fu ridotto nel 1871, essendo da tempo in stato di abbandono, furono realizzate così la sistemazione dell’attuale piazza Cavour e dell’aiuola Balbo.
La creazione del giardino dei Ripari fu stabilita dalle autorità civiche nel 1834, allo scopo di offrire alla cittadinanza una zona verde per il passeggio e modellare al contempo rilievi e avvallamenti lasciati dalle mura abbattute in età napoleonica. Il disegno per la sistemazione dell’area fu definito dal capo del Civico Uffizio d’Arte, l’ingegnere Giovanni Barone (attivo al servizio del Comune fra il 1829 e il 1847), conferendovi una forma allungata e frammentaria scandita dall’andamento delle fortificazioni. A caratterizzare il giardino erano gli spazi alberati dell’odierna piazza Cavour, con a lato la fontana a motore e la rotonda-caffè dell’architetto Barnaba Panizza (1806-1895). Il locale risultava tuttavia in stato di abbandono nel 1871, quando il consiglio comunale deliberò un piano di modifica per il giardino che, da tempo ormai poco frequentato, versava in condizioni per nulla decorose. L’intervento ridusse la parte adibita al verde, mantenendo solo la sezione centrale antistante gli ospedali di S. Giovanni e della Maternità, mentre piazza Cavour assunse l’assetto attuale. Nel 1874 fu realizzata l’aiuola progettata da Edoardo Pecco (1823-1886), poi arricchita da statue di personaggi illustri, di cui la prima a essere collocata fu quella eseguita dallo scultore Vincenzo Vela (1820-1891) dedicata all’uomo politico e scrittore Cesare Balbo (1789-1853) che ha dato il nome al giardino, seguita fra le altre dalle effigi del patriota veneziano Daniele Manin (1804-1857) ancora di Vela e dell’attore e patriota Gustavo Modena (1803-1861) opera dello scultore Leonardo Bistolfi (1859-1933).
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
AIUOLA BALBO (GIA' PARTE DEL GIARDINO DEI RIPARI)
Via dei Mille, Via S. Massimo, Via Cavour, Via Accademia Albertina
Giardini pubblici.
Giardini progettati e inseriti in pianificazione urbanistica, di valore storico-artistico e documentario.
Nel 1872, su progetto dell'ing. Caneparo, l'area verde del Giardino dei Ripari (vedi scheda 267) viene smembrata e ridotta a verde entro piazze; si esegue l'Aiuola Balbo.
L. GHISLENI, M, MAFFIOLI, 1971, p. 97
Tavola: 49
Bibliografia
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 327 Vai alla pagina digitalizzata
- Scarzella, Paolo (a cura di), Torino nell'Ottocento e nel Novecento. Ampliamenti e trasformazioni entro la cerchia dei corsi napoleonici, Celid, Torino 1995 , pp. 186-194
- Leva Pistoi, Mila - Piovesana, Maddalena, Borgo Nuovo. Un quartiere torinese tra storia e vita quotidiana, Celid, Torino 2000 , pp. 53, 72-73
- Lodari, Renata (a cura di), Atlante dei giardini del Piemonte, Libreria geografica, Novara 2017 , p. 171
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