Fotografia aerea dei meandri abbandonati a Riva presso Chieri
Tracce dell’antico drenaggio fluviale verso est conservate nell’Altopiano di Poirino. Fotografia di Carlo Bartolini, 1992.
Plastico della Collina di Torino: lungo il versante meridionale della Collina defluiva un corso d’acqua (paleo-Po) collettore del Bacino Piemontese meridionale. Fotografia di Maria Gabriella Forno. Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli studi di Torino.
Profilo geologico nord-sud attraverso dell’Altopiano di Poirino “deformato” e la Collina di Torino. Fotografia di Stefania Lucchesi. Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli studi di Torino.
Carta geologica dell’Altopiano di Poirino. Fotografia di Maria Gabriella Forno. Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli studi di Torino.
L’Altopiano di Poirino “deformato” e la Collina di Torino. Fotografia di Francesco Carraro. Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli studi di Torino.
Druento: antichi sedimenti fluvioglaciali su cui si è sviluppato un suolo intensamente evoluto. Fotografia di Stefania Lucchesi. Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli studi di Torino.
Druento: antichi sedimenti fluvioglaciali su si è sviluppato un suolo intensamente evoluto (1). Fotografia di Stefania Lucchesi. Dipartimento di Scienze della terra, Università degli studi di Torino.
Druento: antichi sedimenti fluvioglaciali su si è sviluppato un suolo intensamente evoluto (2). Fotografia di Stefania Lucchesi. Dipartimento di Scienze della terra, Università degli studi di Torino.
Campi arati in depositi di glacis subaffioranti anche presso Volvera.
Visione tridimensionale del conoide del torrente Stura di Lanzo e del Parco de La Mandria. Immagine elaborata da Stefano Russo
Carta geologica che illustra “La successione fluviale terrazzata pleistocenica dei versanti occidentale e nordoccidentale della Collina di Torino”. Fotografia di Maria Gabriella Forno e Stefania Lucchesi, 2005.
Dettaglio della carta precedente: le superfici di Torre-San Vito (rigato rosso, 11w), e la loro originaria estensione ipotizzata (rosso chiaro). Fotografia di Maria Gabriella Forno e Stefania Lucchesi, 2005.
Sella di modellamento fluviale tra i rilievi di Torre e San Vito vista dalla zona di Cavoretto. Fotografia di Stefania Lucchesi. Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Torino.
Ricostruzione del reticolato idrografico del Piemonte durante il Pleistocene medio. Fotografia di Maria Gabriella Forno e Stefania Lucchesi, 2005.
Antica forma di modellamento fluviale tra i rilievi di Torre e San Vito, vista dall’Eremo dei Camaldolesi. Fotografia di Stefania Lucchesi. Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Torino.
I massi erratici con coppelle del Truc di Monsagnasco. Disegno di Giuseppe Piolti, 1881.
I massi erratici con coppelle del Truc di Monsagnasco. Fotografia di Marco Giardino e Gianni Mortara, 2004.
San Gillio: lembi relitti di un antico conoide fluvioglaciale. Fotografia di Stefania Lucchesi. Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli studi di Torino.
La dorsale di Superga vista da Villa Gualino. Fotografia di Stefania Lucchesi.
Dettaglio della carta precedente: le superfici terrazzate dell’Eremo (rigato viola, 14n), e la loro originaria estensione ipotizzata (viola chiaro). Fotografia di Maria Gabriella Forno e Stefania Lucchesi, 2005.
Diorama pittorico di ambiente paludoso riferibile agli ambienti continentali del Pliocene del Piemonte meridionale. Archivio del Dipartimento di Scienze della Terra.
Ricostruzione pittorica dell’ambiente di vita del proboscidato Anancus arvernensis. Archivio del Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Torino
Molare di Anancus arvernensis, proveniente dai depositi continentali dell’Astigiano. Archivio del Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Torino.
Associazione a filliti del Pliocene continentale di Arboschio, Villafranca d’Asti. Archivio del Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Torino.
Fossile di fronda di Taxodium distichum pliocenicus del Pliocene continentale di Arboschio, Villafranca d’Asti. Fotografia di Giulio Pavia, 1976, Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Torino.
Scheletro del “Rinoceronte del Dusino” (Stephanorhinus jeanvireti) recuperato nel 1880 dai sedimenti villafranchiani nei pressi di Dusino San Michele. Archivio del Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Torino.
Stralcio della carta del 1877 di Calandra. In arancione chiaro è riportata l’area, che, secondo l’autore, era occupata dalla morena scomparsa
Affioramento di sabbie e ghiaie del Pliocene continentale di Arboschio di Villafranca d’Asti. Fotografia di Giulio Pavia, 1976, Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Torino.
La successisione Villafranchiana affiorante nella cava bottigliera. Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli studi di Torino.
La successisione Villafranchiana affiorante nella cava di Buttigliera. Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli studi di Torino.