218 a.C.
Taurasia
Prima della romanizzazione le fonti antiche tramandano l’esistenza di un centro abitato di nome Taurasia, probabile capoluogo dei Taurini, un nome di popolo che probabilmente indicava non un’etnia unica ma un insieme di tribù stanziate nei territori prossimi all’imbocco delle vie che portavano ai più agevoli valichi delle Alpi Cozie e Pennine. È forse proprio in funzione di tale collocazione che i Taurini si opposero alla calata in Italia di Annibale (218 a.C.), il quale però li sconfisse con relativa facilità e distrusse il loro insediamento. Questo episodio è il motivo per cui l’esistenza di una ‘città dei Taurini’ trova la sua menzione nelle fonti romane. Finora la ricerca archeologica non ha permesso di localizzare in alcun modo questo primo insediamento: mentre infatti è documentata l’esistenza di nuclei abitativi pre-romani sulla fascia collinare oltre il Po, si può soltanto supporre la presenza di insediamenti in pianura presso gli approdi fluviali. Molti studiosi tendono a risolvere il problema dell’incerta collocazione della capitale dei Taurini presupponendo che essa sorgesse in prossimità della confluenza tra la Dora e il Po, sito particolarmente favorevole dal punto di vista commerciale e strategico.
Pure sull’origine dell’etnonimo Taurini, o Taurisci, risulta esistere, già nelle fonti antiche (Catone, Polibio, Strabone, Plinio) un certo grado di confusione; l’unico elemento che sembra accomunare tutte le testimonianze è la collocazione geografica in ambito alpino di costoro.
Temi ed Eventi
Arriva Annibale
I Taurini si trovarono protagonisti della «grande storia» quando nel 218 a.C. Annibale attraversò il loro territorio.
Prima della colonia romana
I secoli II e I a.C. furono tempo di «autoromanizzazione» da parte dei Taurini, i quali iniziarono a darsi una forma statuale organizzata e strinsero patti con Roma.