Il Risorgimento è qui!
Itinerario 2 - Moti e cospirazioni
I portici dell’antica via Po conservano ancora i luoghi delle cospirazioni e dei moti rivoluzionari risorgimentali: i moti del 1821 nel cortile del rettorato dell’Università, le cospirazioni negli ambienti ovattati del caffè Fiorio, detto anche “dei codini”, poiché frequentato da molti nobili conservatori che indossavano la tipica parrucca con la “coda”. L’itinerario raggiunge anche la lapide che ricorda dove venne suonato per la prima volta da Goffredo Mameli l’inno degli italiani o il simbolo di Torino: la Mole Antonelliana, progettata come sinagoga e utilizzata invece come prima sede del Museo del Risorgimento, giungendo – dopo aver attraversato piazza Vittorio e il Ponte di pietra – alla Gran Madre di Dio e a Villa della Regina, allora sede dell’Istituto Nazionale delle figlie dei militari italiani.