Cascina Marchesa
Cascina di pianura a corte chiusa di origine seicentesca. Si trova nei pressi del fiume Dora, all’interno del Parco Carrara, meglio conosciuto come Parco della Pellerina. Di proprietà comunale, è stata assegnata in concessione dal Comune di Torino nel 2010 alla società sportiva Turin Marathon che ne ha fatto un luogo per attività sportive e ricreative.
1. Dalle Origini alla fine del Settecento
La Cascina Marchesa è localizzata sulle rive della Dora e trae la sua origine da una grangia cinquecentesca come attesta il “tippo”,cartografia cinquecentesca rurale, dell’area a cavallo della Dora realizzato negli anni 1579-80 dai fratelli misuratori De Ferrary e dal pittore ducale Giacomo Rossignolo. La Carta topografica della caccia del 1762 la rileva col nome di “Balestra” e con un impianto planimetrico ad “L”; dalla rappresentazione si può leggere l’esistenza della parte civile o villa, costruita gli inizi del XVIII secolo, con annessa cappella. Sono inoltre evidenziati i giardini il cui disegno si inserisce in un paesaggio che appare ritagliato nella zona boschiva, frutto evidente del disboscamento e del dissodamento delle selve nei pressi della Dora avvenuto a partire dal XIV secolo.
Le carte topografiche relative all’Assedio di Torino del 1706 rilevano la cascina sulla linea di circonvallazione.
Nel 1790 l’architetto Amedeo Grossi riporta sulla Carta Corografica di Torino la cascina come “Cascina del signor Filippone Mercante di spade” con planimetria identica alla precedente e inserita in un paesaggio caratterizzato dalle rive della Dora, il cui corso non è ancora stato modificato e “raddrizzato”, da campi, prati, cascine e dal braccio della bealera derivata dal fiume.
2. L’Ottocento e il Novecento
Le mappe del Catasto Napoleonico del 1805 evidenziano un ampliamento planimetrico attraverso la costruzione di due nuove ali di fabbriche che chiudono la “corte quadrata rustica”. La casa civile risulta adiacente al complesso della cascina ed è accessibile separatamente, mentre i giardini sono localizzati sul retro della cascina.
Nelle mappe del Catasto particellare Gatti del 1820 non si registrano variazioni planimetriche e la cascina risulta composta da casa civile, casa rustica, casi da terra (depositi di attrezzi e prodotti agricoli, campi, prati, orti e giardini. La proprietà risulta essere ancora della famiglia Filippone.
Il geometra Antonio Rabbini nel 1840 ne rileva la planimetria senza variazioni, ma registra un passaggio di proprietà ai fratelli Talucchi.
Nel 1866 nelle mappe del Catasto Rabbini viene indicata come “Cascina Marchesa” e non vengono segnalate variazioni planimetriche, così come nel Piano Regolatore del 1908.
3. Caratteristiche architettoniche e utilizzo attuale
La Marchesa è l’immagine del modello della cascina torinese dopo la seconda metà del Settecento, suddivisa in due aree: la corte rustica e la villa con la cappella. Attorno alla corte rustica si localizzano casi da terra, stalle con fienili e l’abitazione del massaro a due piani fuori terra.
L’edificio della villa, a due piani fuori terra, è localizzato al fianco del rustico.
Il piano superiore, nel corpo centrale arretrato, è connotato da una galleria a tre arcate, sovrastante l’ingresso del terreno. Molto rilevante è il disegno degli abbaini. Altro elemento caratteristico è la torre colombaria, posta nella giunzione tra villa e abitazione rurale. Al piano terreno dell’ala destra si trova la cappella.
L’edificio, di proprietà comunale, fu occupato nel febbraio 1997. Dopo numerose occupazioni e altrettanti sgomberi, lo spazio, che nel frattempo si è dotato di laboratori e sale per video e concerti e sfrutta lo spazio verde esterno per concerti e iniziative diverse, viene ancora sgomberato il 21 maggio 2002.
Dopo una fase di ristrutturazione, nel 2010 fu assegnato in concessione dal Comune di Torino alla società sportiva Turin Marathon, che ne ha fatto il suo "quartier generale" e un luogo per attività sportive, di aggregazione e del tempo libero. Attualmente ospita, dopo una significativa ristrutturazione avvenuta nel 2012, un hotel e un ristorante.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
LA MARCHESA
Corso Appio Claudio 106
Cascina di pianura.
Edificio civile e rurale di valore documentario e ambientale, tipico e significativo esempio di cascina di pianura, inserita ancora in area verde.
Costruzione già presente nell'ultimo quarto del Settecento.
A. GROSSI, 1790. p. 90; CARTA COROGRAFICA DIMOSTRATIVA […]. 1791, 22, E. 1: PLAN GEOMÉTRIQUE […], 1805; [Catasto RABBINI]. 1866; TOPOGRAFIA / DELLA CITTÀ […]. 1840; E. GRIBAUDI ROSSI. 1970, pp. 143-144.
Tavola: 25
Bibliografia
- Grossi, Giovanni Lorenzo Amedeo, Guida alle cascine, e vigne del territorio di Torino e' suoi contorni ..., in cui si danno diverse notizie utili, ed interessanti, massime in ordine alli Feudi, e distretti delle Parrocchie in detto territorio esistenti ..., Vol. 1, [s.n], Torino 1790 , p. 91 Vai al testo digitalizzato
- Rabbini, Antonio, Elenco dei nomi dei proprietari delle cascine, ville e fabbriche designate sulla carta topografica della città, territorio di Torino e suoi contorni, G.B. Maggi, Torino 1840 Vai al testo digitalizzato
- Gribaudi Rossi, Elisa, Cascine e ville della pianura torinese: briciole di storia torinese rispolverate nei solai delle ville e nei granai delle cascine, Le Bouquiniste, Torino 1970 , pp.143-144
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 519 Vai alla pagina digitalizzata
- Ronchetta, Chiara - Palmucci Quaglino, Laura (a cura di), Cascine a Torino: "La più bella prospettiva d'Europa per l'occhio di un coltivatore", Edifir, Firenze 1996 , pp. 158-159
- Berzano, Luigi - Gallini, Renzo - Genova, Carlo, Liberi tutti. Centri sociali e case occupate a Torino, Ananke, Torino 2002 , p. 52
- Ainardi, Mauro Silvio (a cura di), Cascine in periferia: percorsi di visita e conoscenza delle strutture rurali nella pianura torinese, Città di Torino. Progetto Periferie, Torino 2003 , pp. 42-43
Sitografia
Fonti Archivistiche
- Carta Topografica della Caccia, 1760-1766, Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Carte topografiche segrete, Torino 15 A VI Rosso
- Amedeo Grossi, Carta Corografica dimostrativa del territorio della Città di Torino, 1791, Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, SIM D1800
- Plan Geomêtrique de la Commune de Turin, 1805, Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Catasti, Catasto Francese, Allegato A, Mappe del Catasto Francese, Circondario di Torino, Mandamento di Torino, Torino
- Andrea Gatti, Catasto Gatti, 1820-1830, Archivio Storico della Città di Torino, CAG, sez. 62
- Andrea Gatti, Colonnario Territoriale, 1820-1830, Archivio Storico della Città di Torino, COLL TER, sez. 62 , art. 2327
- Antonio Rabbini, Topografia della Città e Territorio di Torino, 1840, Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, SIM D1803
- Antonio Rabbini, Mappa originale del Comune di Torino, 1866, Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Catasti, Catasto Rabbini, Circondario di Torino, Mappe, distribuzione dei fogli di mappa e linea territoriale, Torino
- Servizio Tecnico Municipale del Comune di Torino, Pianta di Torino, 1935, Archivio Storico della Città di Torino, TD 64.7.8
- Istituto Geografico Militare, Carta IGM, 1974, Archivio Storico della Città di Torino, TD 64.7.11
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- MuseoTorino