Casa di via Corte d'Appello
I soli elementi medievali ancora conservati dell'edificio sono la metà di un arco di finestra al primo piano e una colonnina, che sono stati integrati nella facciata dall'intervento di restauro di fine secolo XIX.
I progetti di ristrutturazione edilizia di fine secolo XIX portarono alla luce tracce di impianto e decorazioni medievali in cotto, specialmente negli edifici che sorgevano nella parte medievale della città, e soprattutto di quelli nei dintorni di piazza delle Erbe. Purtroppo di questa casa oggi sono visibili soltanto esigui frammenti in cotto e muratura, che rispecchiano le tecniche costruttive usate in Torino.
Il perimetro della casa conferma anche che lo sviluppo tardomedievale di alcune vie cittadine aveva abbandonato il tracciato romano perpendicolare e che l'impianto urbanistico aveva parzialmente modificato il proprio sviluppo.
Le decorazioni in cotto delle finestre dimostrano che anche questo quartiere, non distante dalla piazza delle Erbe e dal Municipio, fosse abitato da famiglie economicamente agiate; inoltre i catasti comunali di età medievale attestano che i redditi più alti denunciati erano quelli dei possidenti delle case situate nei pressi del cuore cittadino.
Bibliografia
- Bonardi, Maria Teresa, Dai catasti al tessuto urbano, in Comba, Rinaldo - Roccia, Rosanna (a cura di), Torino fra Medioevo e Rinascimento. Dai catasti al paesaggio urbano e rurale, Archivio Storico della Città di Torino, Torino 1993, pp. 55-142
- Donato, Giovanni, Immagini del medioevo torinese fra memoria e conservazione, in Comba, Rinaldo - Roccia, Rosanna (a cura di), Torino fra Medioevo e Rinascimento. Dai catasti al paesaggio urbano e rurale, Archivio storico della Città di Torino, Torino 1993, pp. 305-365
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