MITO SettembreMusica 2015
Smarrirsi in una galassia di suoni. Per definire un festival musicale l’immagine più appropriata ci sembra quella di una galassia; la buona musica continua infatti a espandersi nel tempo e nello spazio con nuove creazioni, esecuzioni sempre più frequenti e un esercizio di perfettibilità che non conosce limiti. Rallegriamoci: non conosce obsolescenza e non aumenta l’entropia del mondo. Addentrandoci nella galassia di MITO SettembreMusica 2015...
Smarrirsi in una galassia di suoni*
Per definire un festival musicale l’immagine più appropriata ci sembra quella di una galassia; la buona musica continua infatti a espandersi nel tempo e nello spazio con nuove creazioni, esecuzioni sempre più frequenti e un esercizio di perfettibilità che non conosce limiti. Rallegriamoci: non conosce obsolescenza e non aumenta l’entropia del mondo. Addentrandoci nella galassia di MITO SettembreMusica 2015 ci troveremo nel mezzo di una costellazione sinfonica dove a darci il benvenuto troveremo il nostro caro Temirkanov con l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo: questa volta niente musica russa ma la Quarta di Bruckner e l’Italiana di Mendelssohn. Facciamo un passo indietro di più di cento anni – in una costellazione uno spostamento del genere è impercettibile – e ci ritroveremo nel 1761 entro la sontuosa dimora del principe Esterházy. Con tre piccoli componimenti intitolati Le matin, Le midi, Le soir, Haydn ha appena fatto nascere la sinfonia. A suonare quelle partiture così nitide nella loro sobria eleganza c’era un’orchestra minuscola ma il sole splendeva alto all’orizzonte, i campi erano fertili e sull’Austria felix regnava Maria Teresa. Quelle musiche limpide e gioiose, che ascolteremo a Milano e a Torino nelle opportune ore del giorno, seppero in poco più di un secolo trasformarsi in una profonda foresta nella quale errano misteriosi cavalieri che si lanciano lunghi squilli di corno.
Siamo con la Romantische Symphonie di Bruckner ancora nell’Austria felix sul cui trono siede imperturbabile Francesco Giuseppe. Tra le meraviglie della costellazione sinfonica rischiamo di perderci e allora giù a rotta di collo verso l’orchestra del Festival Berlioz (Les Siècles) che suonerà – of course – la Sinfonia Fantastica e Aroldo in Italia, la Filarmonica della Scala e l’Orchestra del Teatro Mariinskji con Beethoven, Dvořák e Prokof’ev dirette da Harding e da Gergiev e, giunta dal paese delle nevi, l’orchestra di Novosibirsk con Beethoven e Čajkovskij. Al Conservatorio di Milano anche un Pierino e il lupo con Gergiev e la voce recitante di Elio delle Storie Tese. E gli incontri con i grandi maestri da Harding a Bollani. Distolto lo sguardo dalle meraviglie sinfoniche ci vengono incontro i volti dei compositori del nostro tempo: l’inglese Thomas Adès, il nostro Luca Francesconi e quello di Pierre Boulez, del quale desideriamo festeggiare i novant’anni. Ci siamo sempre sentiti attratti dalla contaminazione di sacro e profano – diffidate di chi non lo è – e così abbiamo progettato di entrare in Duomo a Milano per ascoltare la Messa in do minore di Mozart con l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice. Come dar torto a Stravinsky che la definiva “Un dolcissimo peccato musicale” ? E per questo, in San Filippo a Torino, dello stesso Stravinsky ascolteremo la Messa. Per metterci in pace la coscienza ci genufletteremo sotto le volte di Sant’Ambrogio per seguire col massimo raccoglimento una messa polifonica di Antoine Brumel ma non è detto che la musica di questo austero maestro fiammingo ci restituisca intatta la pace dell’anima: troppi sottintesi in quei giochi polifonici e soprattutto un senso della bellezza non del tutto arcano, attraversato talvolta dall’onda di tenerissime memorie.
C’è in questo cartellone di MITO SettembreMusica un altro compositore francofiammingo che con la bellezza delle sue musiche da tanto tempo costituiva un dolce assillo e che quest’anno abbiamo deciso di andare a ripescare in quella valletta lunare ove vanno a finire tante dimenticate meraviglie. Si tratta di Philippe Verdelot che nel 1518 scrisse per il nostro Machiavelli delle musiche di scena per La Mandragola, così belle che c’è da chiedersi come abbiano potuto perdersi per la strada. Da quelle prime rappresentazioni, a Firenze e a Venezia 500 anni fa, nessuno ha mai più visto l’opera nella sua integralità: questa volta a MITO SettembreMusica sarà possibile.
Il teatro musicale contemporaneo tiene in serbo per il nostro pubblico, grazie alla partecipazione del Teatro Regio di Torino, due preziose occasioni con Akhnaten di Philip Glass e Il ragazzo del risciò che il cinese Guo Wenjing ha scritto sull’omonimo bellissimo racconto di Lao She. A questo punto non ci resta che esortarvi a sfogliare il nostro cartellone come un album di fotografie in cui troverete moltiplicati i più bei ricordi della vostra esperienza musicale. Johann Sebastian Bach con i tre concerti dell’Akademie für Alte Musik Berlin: le Passioni secondo Giovanni e Matteo, i Concerti per violino con Isabelle Faust e in mezzo, a ricordare la passione del Cantor per la musica italiana, Rinaldo Alessandrini con Le Stagioni di Vivaldi.
Assomiglia davvero alla romantica foresta della Quarta di Bruckner il nostro Festival con quel richiamo dei corni che vi guiderà verso miraggi sonori d’ogni genere in cui risuonano organi, clavicembali, saxofoni, pianoforti, cori e violini: Scarlatti, Stefano Bollani, Gerry Mulligan, Skrjabin, Chopin, canti delle chiese ortodosse e di quelle armene, opere corali di Morton Feldman e di Arvo Pärt… ma anche i Plaid, alcuni tra i rapper più popolari d’Italia, Nosferatu il vampiro, l’opera buffa italiana in collaborazione con il Prix Italia e una festa di chiusura al Teatro Franco Parenti, tanto jazz e bella musica per i bambini. Come non ringraziare, oltre al magnifico staff del Festival MITO, anche i Partner e gli Sponsor che hanno affiancato il grande impegno dei Comuni di Torino e Milano? Non abbiate timore di smarrirvi in questa galassia perché, tutto sommato, è una delle cose migliori che vi possano capitare!
Francesco Micheli
Il Vicepresidente di MITO SettembreMusica
Enzo Restagno
Direttore artistico di MITO SettembreMusica
* da http://www.mitosettembremusica.it/programma/2015/edizione-2015.html
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