Giovanni Duprè (Siena 1817 - Firenze 1882)
Scultore. Allievo di L. Magi, fu protetto da L. Bartolini del quale seguì l'indirizzo. Nel 1842 compì la sua opera più famosa La morte di Abele (Firenze, Galleria d'Arte Moderna), in cui il verismo del modellato contrastava con il classicismo accademico allora imperante. Da ricordare anche la sua Saffo (Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna) e la Pietà (Siena, Cimitero della Misericordia).
Giovanni Duprè (1817- 1882) ricevette i primi rudimenti del mestiere dal padre, intagliatore in legno, e completò la sua formazione presso l’Accademia di Siena. Dal 1840 si stabilì a Firenze dove frequentò l'Accademia di Belle Arti e dove fu allievo di Luigi Magi. Con l’appoggio dello scultore Lorenzo Bartolini, ottenne la nomina come docente di scultura presso l’Accademia di Belle Arti (1843). Notevole successo, non senza polemiche, ebbe con l’opera giovanile "Abele morente”, di straordinario realismo, scolpita nel 1842, l'opera fu acquistata dallo zar di Russia e ora si trova all'Ermitage (una copia in bronzo è alla Galleria d'arte moderna di Firenze). Successivamente scolpì anche “Caino”, a figura eretta, a tutto tondo, di impostazione più accademica, anch’essa conservata all’Ermitage. Lavorò per una committenza eterogenea, pubblica e privata: per la Città di Firenze realizzò la statua di "Pio II", di “Sant'Antonino”(1844) per il loggiato degli Uffizi e quella di "Giotto", su commissione della granduchessa Maria Antonietta; per l’arciduca Nicola di Russia l’"Innocenza" (1846), per il granduca Leopoldo II la "Purità" (1847), per il principe Demidoff "Laura e Petrarca" (1851). Del 1861 è “Il trionfo della Croce” nella lunetta del portale centrale della nuova facciata della chiesa di Santa Croce a Firenze. Nell’Esposizione di Parigi del 1867, ottenne la medaglia d’onore per la "Pietà" (Siena, Cimitero, Cappella Bichi Ruspoli). Nel Museo del Colle del Duomo di Viterbo è esposto un suo busto di “Letizia Cristina Bonaparte”, figlia del fratello di Napoleone I, Luciano Bonaparte, scolpito nel 1872. Nel 1859-1864 scolpì il monumento funerario per la contessa “Berta Moltke” Ferrari-Corbelli (basilica di San Lorenzo a Firenze). Al 1856 risale il busto di “Giacomo Grandoni”, sovrintendente e commissario delle bonifiche della provincia di Grosseto; per l'intitolazione a “Giovanni Pacini” del giardinetto pubblico alla Marina di Catania (1879) realizzò il busto del compositore catanese. Il suo linguaggio accademico e classicista non incontra sempre il consenso del pubblico, clamorose, in tal senso, sono le numerose critiche che si abbattono sul monumento celebrativo di "Camillo Benso, Conte di Cavour", realizzato per la Città di Torino (1865/1873). Tra le ultime sue opere la statua di “Pio IX” nella piazzetta del Palazzo Vescovile di Piacenza, un “San Francesco”(1881) nella navata mediana della cattedrale di San Rufino ad Assisi.In vecchiaia pubblicò Pensieri sull’Arte e Ricordi autobiografici (1879). Di Giovanni Dupré rimangono anche gli Scritti minori e lettere con un'appendice a' suoi ricordi autobiografici, pubblicati postumi nel 1882.
Note
* per la bibliografia si veda: http://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-dupre_(Dizionario-Biografico)/
Sitografia
- http://www.comune.torino.it/papum/user.php?context=opere&submitAction=autore&autore=Dupr%E8%20Giovanni
- http://www.museionline.info/scultori/giovanni-dupre
- http://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-dupre_(Dizionario-Biografico)/
- http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=50677&RicProgetto=personalita
- https://www.storiaememoriadibologna.it/dupre-giovanni-482404-persona
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