Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Villa Monticone, già Grosso

Questa vigna passò di proprietà in tante mani e di conseguenza è stata chiamata con tanti nomi: sulla Carta della Caccia il nome è illeggibile, sulla mappa napoleonica si chiama Richetto. Il Grossi fornisce tre nominativi: «Il Deriva vigna con palazzina del sig. Francesco Garino è stata rimodernata dal sig. Gio. Forneri sott'Assistente Bibliotecario di quest'Università sita poco inferiormente alla Chiesa di San Vito»


Lat: 45.0428445 Long: 7.6905422

Costruzione: XVIII Sec. (1700-1799)

Variazione: XIX Sec. (1800-1899)

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Categorie

  • villa

Da un documento insinuato nel 1787 si apprende che la vigna venne acquistata nel 1767 da Gaspare Giuseppe Deriva per una cifra molto alta: 6600 lire. Nel 1781, a causa dei debiti accumulati, dell'età avanzata e del marito infermo, Anna Deriva nata Chinet è costretta a vendere la vigna a Baldassare Ignazio Giovanni Forneri per 7000 lire, cifra ancora alta, nonostante la svalutazione monetaria, sia per l'esiguità della terra sia per il pessimo stato della proprietà.
Il Forneri, come afferma il Grossi, rimodernò la casa, ma già nel 1791 era stata venduta a Francesco Garino.
Affermatesi con la rivoluzione, le famiglie borghesi riuscirono a mantenere più a lungo la villa. Nell'Ottocento si susseguirono solo tre proprietari che mantennero l'edificio in un discreto stato di
conservazione.

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA MONTICONE, GIÀ GROSSO
Strada Vicinale del Ponte Isabella a S. Vito 73

Vigna.
L'edificio di valore ambientale connota e qualifica il percorso di Strada Ponte Isabella a S. Vito.
La vigna nelle iconografie del Settecento e dell'Ottocento mantiene sostanzialmente invariato il suo impianto perpendicolare alla strada con il giardino volto a monte. Nella seconda metà del Settecento è ricordata composta da «una fabbrica civile, e rustica [... ]». Il Grossi la cita come «il Deriva vigna con palazzina del sig. Francesco Gasino stata rimodernata dal sig. Forneri [...]». Nell'Ottocento l'edificio è stato riplasmato all'esterno, e in parte, all'interno.

Carta topografica della Caccia [1762]; A. GROSSI, 1791, p. 69; PLAN GEOMÉTRIQUE [...], 1805; [Catasto RABBINI], 1866, fol. XXVII; E. GRIBAUDI ROSSI, 1975, pp. 545-547.
Tavola: 66

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