Ex stabilimento FIMIT
Stabilimento attivo fino al 1998, la cui parte più antica, conservata abbastanza integra rispetto al primitivo insediamento, risale ai primi decenni dell’Ottocento; dopo l’abbandono ha subito diverse occupazioni abusive che hanno causato il progressivo deterioramento degli edifici. I fabbricati sono rappresentativi dell’architettura industriale di quel periodo.
Cronologia
1830 circa costruzione del primo edificio per la filatura del cotone
1843 trasformazione in fabbrica per filatura di lino e canapa
1847 trasformazione in fabbrica per la brillatura del riso, ampliamento con un capannone
1874 fabbrica trattamento metalli non ferrosi
1881 fabbrica tessuti in lana
1920 circa SNIA Viscosa
a fine anni Cinquanta subentra la FIMIT, azienda per la produzione di materiali isolanti, attiva fino al 1998
Il primo insediamento risale agli anni attorno al 1830 ed è quello del cotonificio fratelli Vanzina; la posizione della fabbrica è strategica per la presenza del canale che alimentava la vicina Manifattura Tabacchi; nel 1839 vi è un primo passaggio di proprietà seguito da un secondo passaggio nel 1843 che implica una trasformazione d’uso, alla società anonima per la filatura a macchina del lino e della canapa delle famiglie Brun e Tasca. Nel 1847 lo stabilimento passa alla ditta Gaston Blondel e C. che su interessamento di Camillo Benso di Cavour, grande proprietario terriero di risaie nel vercellese, trasforma la fabbrica in stabilimento per la brillatura del riso (detto anche “la Pista da Riso”) con macchinari olandesi innovativi in grado di rendere economicamente utilizzabili i residui della brillatura. Le operazioni relative alla brillatura del riso migreranno successivamente nel vercellese e lo stabilimento del Regio Parco viene chiuso. Lo stabile viene acquistato dalla ditta Ulrico Geisser e Compagnia che opera nel trattamento di metalli non ferrosi e in particolare dell’estrazione del rame da minerali poveri provenienti dalla Valle d’Aosta. Nel 1881 altra trasformazione d’uso in fabbrica di tessuti di lana che con diversi proprietari, tra i quali si distingue Celestino Gianotti, prosegue fino a circa la metà degli anni Trenta quando acquista lo stabilimento la società SITTA (Società Industrie Tessili Torinesi Anonima), legata alla SNIA Viscosa, per la produzione di fibre artificiali. Nascono nuovi capannoni ma alla fine degli anni Cinquanta del Novecento subentra la società FIMIT, che si occupa della produzione di materiali isolanti. La Fimit provvede ad ampliare lo stabilimento con nuovi capannoni; l’attività prosegue fino al 1998 quando i fabbricati vengono abbandonati e acquistati dal Comune di Torino che sviluppa con l’Università di Torino un piano di utilizzo di quest’area e di quella adiacente della ex Manifattura Tabacchi, chiusa nel 1996, che tuttavia al momento (2011) non ha ancora trovato attuazione.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
FABBRICA F.I.M.I.T., EX FILATURA DA COTONE VANZINA
al termine di Via Rossetti
Edificio ad uso industriale.
Edificio di valore documentario ed ambientale, tipico esempio di edilizia ottocentesca per l'industria.
Nel 1833 viene costruito un edificio per la filatura del cotone e bavetta che nel 1847, acquistato da Maisini e Blondée, viene convertito per la brillatura del riso senza profonde trasformazioni edilizie. Nel secondo dopoguerra subisce ampliamenti che lasciano tuttavia abbastanza integro il primitivo impianto ottocentesco.
[Catasto RABBINI], 1866; ASCT. Progetti Edilizi. Ff. 1711/1959. 1165/1968. M. LORIA, 1961. pp. 16 e sgg.
Tavola: 28
Bibliografia
- Loria, Mario, Il cavourriano mulino da riso del Regio Parco, in «Atti dell’Accademia delle scienze di Torino», 95, 1960/61, Torino, pp. 928-969 p. 572
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 570 Vai alla pagina digitalizzata
- Luigi Bassignana, Vitalità di un edificio della protoindustria: la “Pista da riso” del Regio Parco, in «Le culture della tecnica », 2, giugno, 1996, Torino, pp. 101-108
- Angeli, Luca - Castrovilli, Angelo - Seminara, Carmelo, La Manifattura Tabacchi e il suo borgo, 1860-1945, Associazione culturale Officina della memoria, Torino 1999 , pp. 153-155 Vai al testo digitalizzato
Fonti Archivistiche
- ASCT, Catasto Gatti 1834, mappa sez. 35-68-69 e relativi colonnari territoriali e registro delle mutazioni di proprietà
- ASCT, Progetti edilizi, 1938, n. 834I - II cat.
- ASCT, Progetti edilizi, 1941, n. 88 II cat.
- AECT, Progetti edilizi, 1959, n. 950F II cat.
- AECT, Progetti edilizi, 1959, n. 1067F II cat.
- AECT, Progetti edilizi, 1959, n. 1711F II cat.
- AECT, Progetti edilizi, 1964, n. 181F II cat.
- AECT, Progetti edilizi, 1974, n. 138F II cat.
- ASCT, Progetti edilizi, 1926, n. 361
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- Officina della Memoria