Scheda: Luogo - Tipo: Geosito

Tracce di un antico reticolo idrografico a meandri a Riva presso Chieri

Le tracce di un antico corso d’acqua ora scomparso (paleo-Po) sono riconoscibili come meandri abbandonati lungo il versante meridionale della Collina di Torino.


Lat: 44.9755 Long: 7.8818

Notizie dal: 1999a.C.
TAPPA II – da 2,5 MILIONI a 700 MILA ANNI

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  • mostra prima della città

Lungo il versante meridionale della Collina di Torino, in particolare tra Moncalieri e Chieri, sono conservati i resti di meandri fluviali abbandonati da un antico corso d’acqua ora scomparso. Essi sono rappresentati da depressioni curvilinee profonde alcuni metri con raggio di curvatura di diverse centinaia di metri, riempite da depositi fluviali.
I sedimenti fluviali conservati in corrispondenza a tali forme hanno uno spessore di alcuni metri. Si tratta prevalentemente di limi con intercalazioni ghiaiose più frequenti alla base del deposito; essi poggiano, tramite evidenti superfici di erosione, sui sedimenti di origine marina del Terziario (ovvero più antichi di 2,
6 milioni di anni fa).
La natura litologica dei ciottoli che si rinvengono nei sedimenti fluviali è stata studiata da Roberto Compagnoni e Maria Gabriella Forno (1992): la presenza di frammenti di rocce serpentinitiche che affiorano nel settore alpino occidentale e l’orientazione prevalentemente Est-Ovest delle forme fluviali indicano che i meandri relitti sono legati ad un antico corso d’acqua (paleo-Po) che proveniva dalle Alpi e defluiva a sud della Collina di Torino, drenando verso est l’antica pianura piemontese meridionale.
I depositi fluviali mostrano un notevole grado di alterazione superficiale, evidenziato dalla presenza di suoli di colore bruno-rossastro. L’intensità della colorazione rossastra dei suoli aumenta con la progressiva ossidazione dei composti di ferro in essi contenuti. Questa proprietà viene utilizzata per confrontare e datare i diversi suoli di una determinata regione; nel caso specifico, la colorazione dei suoli sviluppati sui sedimenti fluviali dei meandri abbandonati suggerisce una loro datazione al Pleistocene medio-superiore (periodo compreso tra 781 e 120 mila anni fa).

Note

Roberto Compagnoni, Maria Gabriella Forno, Significato geologico di depositi fluviali ghiaiosi pleistocenici medi nella Collina di Torino, «Il Quaternario», 1992, 5(1), pp.105-122.

Bibliografia

Ente Responsabile

  • Mostra Torino: storia di una città
  • Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli studi di Torino