Cascina Berlia
La cinquecentesca cascina Berlia, situata a fianco della cascina Grange Scott e non lontano dal confine con Collegno, mantiene ancora in parte la sua tradizionale attività agricola. Elemento di spicco del complesso è la cappella settecentesca dedicata a San Luigi.
Le prime testimonianze documentarie relative alla cascina risalgono al XVI secolo: i catasti del 1503 riportano fra i proprietari terrieri dell’area, allora denominata “Gorzano”, uno dei fratelli Nazery, “Petrinus”, e ancora sul Tippo del 1579, opera dei fratelli Ferrari e di Giacomo Rossignolo, la cascina è denominata insieme alle Grange Scotti ( è scott o scotti?) come “Grange di Nazery”. Dalle carte risulta che il nucleo primitivo di queste grange era costituito da tre fabbricati affiancati e distinti. Nel corso del tempo le trasformazioni hanno dato origine alle due cascine: Berlia e Grange Scott.
Sul Tippo della Strada di Rivoli del 1717, l’ingegnere Alessandro Emanuelis rappresenta la cascina come un unico edificio cinto da mura a formare una corte chiusa, localizzato lungo la bealera Cossola.
Nella Carta topografica della caccia del 1762 l’edificio, rilevato come “Cascina d’Lappiè”, risulta essere a corte chiusa con pianta a “L” e con l’orto adiacente alle fabbriche.
Nel 1788 l’architetto Rocca progetta la cappella privata in stile barocco, edificata all’angolo di due maniche e collegata ai locali interni, utilizzata sia dagli abitanti della cascina che da quelli del territorio circostante poiché era l’unica rimasta nella zona dopo l’abbattimento dell’antica cappella di Santa Maria di Gorzano. All’interno della cappella sono visibili un altare in marmo e una lapide commemorativa sulla quale sono riportati i nomi del proprietario, Luigi Berlia della Pié, del progettista, architetto Rocca, del cardinale che la consacrò, Vittorio Costa.
L’architetto Grossi nel 1790 censisce e descrive il complesso: “Berlia cascina, con casino e giardino, in cui vi sono due statue dell’Illustrissimo sig. Conte della Piè situata alla destra della strada di Colegno lungi due miglia e mezzo da Torino su confini del medesimo territorio; in attiguità di detta cascina verso la strada si edificò una sontuosa cappella nel 1788 secondo il disegno del sig. Architetto Rocca (…)”, senza rilevare variazioni planimetriche rispetto al 1762.
I catasti napoleonici realizzati nel 1805 indicano la “Ferme Berlia” e segnalano gli ampliamenti delle fabbriche all’interno della corte e la costruzione di una nuova manica con la planimetria a “C”.
Il Catasto Gatti del 1820 censisce due case rustiche, stalle e fienili, casa civile, la scuderia e il fienile, il caso da terra (deposito per attrezzi e prodotti agricoli), la rimessa e la cappella. In quel periodo risulta essere proprietaria della cascina la contessa Teresa Comune del Piazzo.
Nel 1840 il geometra Antonio Rabbini sulla Carta corografica della città rileva l’ampliamento di una manica e a tale data la proprietà è ascritta a Luigi Vicari.
Nel Catasto Rabbini del 1866 e nel Piano unico Regolatore del 1908 non risultano variazioni planimetriche.
Nella Carta I.G.M. del 1935 si registra un ampliamento planimetrico della struttura che diviene un blocco chiuso con corte centrale. Una parte della cascina è stata invece demolita nella seconda metà del XX secolo come risulta dalla Carta I.G.M. del 1974.
Oggi la struttura originale risulta frazionata in diverse proprietà e al suo interno si trovano anche abitazioni e officine. Tracce della vocazione agricola sono ancora visibili nella vasta porzione coltivata a orto e giardino, delimitata da un muro di cinta di pietre di fiume e mattoni rossi.
L’elemento più rilevante, per le caratteristiche architettoniche, è la cappella dedicata a San Luigi dove si officiava il 21 giugno, in occasione della festa del santo patrono, attualmente sconsacrata.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
IL BERLIA
Strada Berlia 545
Cascina di pianura.
Segnalazione di edificio rurale con cappella di interesse documentario, tipico esempio di cascina di pianura, inserita sulle sponde della Dora, in uso agricolo.
Costruzione già presente nell'ultimo quarto del Settecento.
A. GROSSI, 1790, p. 24; CARTA COROGRAFICA DIMOSTRATIVA […], 1791, 22, B.5; PLAN GEOMÉTRIQUE […], 1805; [Catasto RABBINI], 1866; TOPOGRAFIA / DELLA CITTÀ […], 1840; E. GRIBAUDI ROSSI. 1970, pp. 13, 149, 150, 152.
Tavola: 30
Bibliografia
- Grossi, Giovanni Lorenzo Amedeo, Carta corografica dimostrativa del territorio di Torino, appartenente alla "Guida alle cascine e vigne del territorio di Torino", stampata a Torino nel 1791, Vol. 3, Bottega d'Erasmo, Torino 1968 , p. 24 Vai al testo digitalizzato
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 503 Vai alla pagina digitalizzata
- Ronchetta, Chiara - Palmucci Quaglino, Laura (a cura di), Cascine a Torino: “La più bella prospettiva d’Europa per l’occhio di un coltivatore”, Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, Torino 1996 , pp. 144-145
- Ainardi, Mauro Silvio (a cura di), Cascine in periferia: percorsi di visita e conoscenza delle strutture rurali nella pianura torinese, Città di Torino. Progetto Periferie, Torino 2003 , pp. 34-35
- Ainardi, Mauro Silvio - Depaoli, Alessandro, ll territorio storico: San Donato Campidoglio Parella, un racconto per immagini e testimonianze. Catalogo della mostra (Torino, 2008), EUT4, Torino 2008 , p. 60 Vai al testo digitalizzato
- Arcà, Andrea (a cura di), Cascine in città: i territori rurali di Borgata Parella, Città di Torino, Torino 2009 , pp. 55-57
Sitografia
Fonti Archivistiche
- Carta Topografica della Caccia, 1760-1766, Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Carte topografiche segrete, Torino 15 A VI Rosso
- Mappa primitiva Napoleonica, 1805, Archivio Storico della Città di Torino, CAN, Sezioni 1-70
- Carta dei Distretti riservati per le Regie Cacce divisa in sette parti, 1816, Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Carte Topografiche per A e B, Torino, Torino 26
- Andrea Gatti, Colonnario Territoriale, 1820-1830, Archivio Storico della Città di Torino, COLL TER, sez. 26, art. 1095
- Servizio Tecnico Municipale del Comune di Torino, Pianta di Torino, 1935, Archivio Storico della Città di Torino, TD 64.7.8
- Istituto Geografico Militare, Carta IGM, 1974, Archivio Storico della Città di Torino, TD 64.7.11
- Disegno indicante la località del tenimento di Gonzole presso il Sangone coi termini delle sue “fini”, coi territori di Rivalta, Orbassano, Vinovo, Stupinigi, Borgaretto, Beinasco, Grugliasco, Rivoli e Doirone, 1579, Archivio Storico della Città di Torino, Carte Sciolte, CS 2918
- Disegno dei termini e delle vie tra Torino e Collegno, Archivio Storico della Città di Torino, Carte Sciolte, CS 3027
- Antonio Rabbini, Topografia della Città e Territorio di Torino, 1840, Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, SIM D1803
- Antonio Rabbini, Mappa originale del Comune di Torino, 1866, Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Catasti, Catasto Rabbini, Circondario di Torino, Mappe, distribuzione dei fogli di mappa e linea territoriale, Torino
- Andrea Gatti, Catasto Gatti, 1820-1830, Archivio Storico della Città di Torino, CAG, sez. 26
- Plan Geomêtrique de la Commune de Turin, 1805, Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Catasti, Catasto Francese, Allegato A, Mappe del Catasto Francese, Circondario di Torino, Mandamento di Torino, Torino
- Amedeo Grossi, Carta Corografica dimostrativa del territorio della Città di Torino, 1791, Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, SIM D1800
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Ente Responsabile
- Museo Torino