Santuario della Consolata
L’edificio, quale segno forte della devozione mariana, sorge sui resti dell’originaria chiesa di Sant’Andrea, del X secolo. Le forme attuali sono quelle dettate dal progetto (1678) dell’architetto Guarino Guarini (1624-1683) e dagli interventi dei secoli successivi. Il santuario fu bombardato dalla RAF il 13 agosto 1943.
1. Storia dell'edificio
Il Santuario della Consolata, fortemente legato al culto della Vergine Maria invocata con il titolo di Consolatrice, ha origini molto antiche. Posta a cavallo della cinta muraria romana (come testimoniato dall’evidenza archeologica di una delle torri angolari) e edificata su una originaria struttura basilicale, già documentata nel X secolo e dedicata a Sant’Andrea, la chiesa è soggetta nel corso dei secoli a varie trasformazioni. Dell’epoca medioevale sono ancora visibili il monumentale campanile, restaurato nel 1940, e gli archetti pensili sul fronte esterno.
La chiesa, convertita da parrocchia a santuario per la crescente affermazione del culto mariano, subisce prime sostanziali trasformazioni sul finire del Cinquecento. Il risolutivo progetto di ampliamento si deve all’architetto teatino Guarino Guarini (1624-1683) che, a partire dal 1678, su incarico della Madama Reale, Maria Giovanna Battista (1644-1724), trasforma la navata dell’antico Sant’Andrea nell’attuale aula ellittica di ingresso, mentre una nuova cappella esagonale viene realizzata sul lato nord per accogliere la venerata icona mariana. Il progetto guariniano, sul quale si assestano le forme e l’impianto attuali della chiesa, viene portato a compimento nel 1703 dall’architetto e ingegnere Antonio Bertola (1647-1715), che apporta anche alcune varianti strutturali per i sostegni della cupola. Nel 1729 l’architetto Filippo Juvarra (1678-1736) interviene aggiungendo un presbiterio ovale, per accogliere il nuovo altare maggiore e l’icona mariana. Dagli anni Trenta dell’Ottocento ai primi anni del Novecento, ulteriori interventi modificano e abbelliscono lo spazio. Degna di nota, intorno al Santuario, è la corona di cappelle ellittiche in forma neobarocca (1899-1904) progettate dall’architetto e ingegnere Carlo Ceppi (1829-1921).
Molteplici sono state le immagini della Vergine venerate nel santuario, fra tutte degna di nota è quella attuale posta sull’altare settecentesco che le cronache riconducono al mecenatismo del Cardinale Domenico Della Rovere (1442-1501).
2. Bombardamenti
Il santuario fu bombardato nella notte del 13 agosto del 1943, da aerei della RAF, con bombe dirompenti, di calibro grosso e grossissimo. Distrutto il conetto Silvio Pellico, adibito a cappella. Lesioni alle volte e agli stucchi.
3. La Madonna della Consolata e i bombardamenti
"Fu in quell'epoca che i torinesi, eleggendola a propria protettrice, si rivolsero alle miracolose doti della Madonna della Consolata, la cui immagine - quasi a scudo delle proprie vite e delle proprie case - affissero sulle porte degli edifici. Anche oggi il sano senso di fede, che lega il torinese saldamente al suo passato e alle sue tradizioni, ha fatto riapparire sui portoni delle case e sulle pareti dei ricoveri l'antica immagine della beata Vergine... Ad Essa, protrettrice della nostra città, salivano dai ricoveri, nelle ore in cui infuriava il bombardamento, le preghiere e le speranze di salvamento e al suo venerato Santuario, che porta le gravi traccce dell'offesa nemica, affluivano in seguito gli ex-voto nella loro caratteristica espressione pittorica".
Melano, Giuseppe - Pesati, Carlo Emanuele, La guerra aerea su Torino, in «Annuario statistico della Città di Torino», 1943, Torino, p. XXI
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
SANTUARIO DELLA CONSOLATA
Piazza della Consolata
Complesso costituito da chiesa-santuario, edificio conventuale, campanile romanico e resti de
basamento di torre angolare romana.
Complesso di edifici di valore storico-artistico, documentario ed ambientale, costituente importante polo religioso
Il complesso sorge sull'angolo N-O della città romana. Il basamento della torre angolare e tratti delle cortine della cinta romana sono stati messi in luce da scavi. Dell'antica chiesa e deI convento benedettino di S. Andrea resta il bel campanile dell'XI secolo. La chiesta santuario è stata ricostruita in più tempi: dal Seicento (Guarini) all'inizio di questo secolo. A fianco della chiesa il convento con cortile porticato di disegno settecentesco.
D. FRANCHETTI, 1904; P. BUSCALIONI, 1938; M. PASSANTI, 1963; D. DE BERNARDI FERRERO, 1966; ISTITUTO DI ARCHITETTURA TECNICA, 1968, vol 1 pag 554.
Tavola: 41
Bibliografia
- Franchetti, Domenico, Storia della Consolata, Vol. I, Celanza, Torino 1904
- Buscalioni, Pietro, La Consolata nella Storia di Torino, del Piemonte e della augusta dinastia sabauda, La Palatina, Torino 1938
- Olivero, Eugenio, Il campanile della Consolata restaurato, Santuario della Consolata, Torino 1940 Vai al testo digitalizzato
- Melano, Giuseppe - Pesati, Carlo Emanuele, La guerra aerea su Torino, in «Annuario statistico della Città di Torino», 1943, Torino, pp. XVII-LXXI
- Guidi, Guido, Le chiese di Torino danneggiate dalla guerra, in «Torino. Rivista mensile municipale», A. XXV, n. 8, agosto, 1949, Torino, pp. 9-15 Vai al testo digitalizzato
- Pollano, Giuseppe, Storia del Santuario della Consolata: patrona della citta e dell'arcidiocesi di Torino, Santuario Consolata, Torino 1964
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 283 Vai alla pagina digitalizzata
- Borello, Laura, La Consolata: un santuario, una città, MC, Torino 1988
- De Luna, Giovanni, I bombardamenti, in Boccalatte, Luciano - De Luna, Giovanni - Maida, Bruno (a cura di), Torino in guerra: 1940-1945. Catalogo della mostra Torino, Mole Antonelliana, 5 aprile - 28 maggio 1995, Gribaudo, Torino 1995, pp. 21-26
- Gariglio, Bartolo, Il mondo cattolico, in Boccalatte, Luciano - De Luna, Giovanni - Maida, Bruno (a cura di), Torino in guerra: 1940-1945. Catalogo della mostra Torino, Mole Antonelliana, 5 aprile-28 maggio 1995, Gribaudo, Torino 1995, pp. 119-128
- Griseri, Andreina - Roccia, Rosanna (a cura di), Torino: i percorsi della religiosità, Archivio storico della Città di Torino, Torino 1998
- Longhi, Andrea, Santuario della Consolata e campanile di Sant’Andrea, in Comoli Mandracci, Vera - Olmo, Carlo (a cura di), Guida di Torino. Architettura, U. Allemandi, Torino 1999, scheda 3, pp. 20-21
- Roggero, Costanza, La Consolata: il progetto di Guarini e le riplasmazioni successive, in Dardanello, Giuseppe - Klaiber, Susan - Millon, Henry A. (a cura di), Guarino Guarini, U. Allemandi, Torino 2006, pp. 377-385
- Beck, Willy - Quarzo, Guido - Terranera, Lorenzo, I bambini alla scoperta di Torino, Lapis, Roma 2011 , pp. 89-90
- Bassignana, Pier Luigi, Torino sotto le bombe nei rapporti inediti dell'aviazione alleata, Edizioni del Capricorno, Torino 2013
Sitografia
- http://www.associazioneguarini.org/chiese.php
- http://www.laconsolata.org
- http://www.istoreto.it/torino38-45/guerra.htm
- http://www.torinoinguerra.it/index.asp
- http://www.atlanteditorino.it/monografie/Consolata/C.html
- https://viaggi.corriere.it/viaggi/eventi-news/chiesa-della-consolata-di-torino-il-restauro-spettacolo/?refresh_ce-cp
- https://edificisacri.it/it/chiese/consolata/
- https://www.museodiffusotorino.it/SantuarioDellaConsolata
Fonti Archivistiche
- Per il progetto di Carlo Ceppi: Archivio Storico della Città di Torino, Progetti edilizi, 1899/87
- ASCT fondo danni di guerra, inv. 6, cart. 1, fasc. 6, n. ord. 2
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- Mostra Torino: storia di una città
- Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà.