Scheda: Soggetto - Tipo: Persona

Felix de Cavero (Diano Marina, I dicembre 1908 – Torino, 7 agosto 1994)

Felix de Cavero nasce a Diano Marina il I dicembre 1908 e muore a Torino il 7 agosto 1994), è stato un artista, fotografo, pittore e partigiano.

 


Nascita: 01 Dicembre 1908
Diano Marina

Morte: 07 Agosto 1994
Torino

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  • artista | fotografo | militare | partigiano

01. I primi anni

Felix de Cavero nasce nel 1908 a Diano Marina da una famiglia di nobili origini spagnole, stabilitasi a Torino presumibilmente nel XVIII secolo. Il padre Antonio (1850-1925) è ufficiale d’ordinanza di Garibaldi nella campagna dei Vosgi, poi colonnello nell’esercito degli Stati Uniti.

Nel 1930 si diploma all'Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, dedicandosi all’attività artistica che lo vede protagonista tra tardo futurismo e esperienze d’avanguardia a Genova e Milano. Prosegue in questi anni la sua ricerca artistica. Viaggia in Italia, ispirandosi nelle sue opere alla natura dei paesaggi umbri. Tra i suoi incontri il poeta Filippo Tommaso Marinetti e il grande storico dell'arte Bernard Berenson. A Torino segue i corsi di incisione di Marcello Boglione.

Nel luglio 1936 è assunto dall'Istituto Biochimico Italiano di Milano nel settore creativo e pubblicitario, mentre prosegue la sua attività artistica. Risalgono a questo periodo le prime esperienze fotografiche, realizzate utilizzando una Leica 1:1,2. La sua arte trova ispirazione nelle teorie teosofiche, che lo metteranno in contrasto con l'ideologia del regime fascista, sempre più vicino all'alleanza con la Germania nazista.

02. La guerra e la Resistenza

Nel 1942 è richiamato alle armi nel 1° Alpini è destinato al Centro Mobilitazione a Cairo Montenotte. Al momento dell'annuncio dell'armistizio è in licenza per ragioni familiari a Monforte, nelle Langhe, dove, con altri militari sbandati, trova rifugio e sostegno da parte della popolazione. Con la moglie Lucy e con la neonata figlia Paola è ospitato in una cascina dove sopravvive utilizzando le sue abilità di fotografo e rivendendo tessuti. Nel novembre 1943 incontra i primi nuclei partigiani, francesi e slavi fuggiti dalla prigionia, tra i quali Louis Chabas, Lulù e Olivier Guinet, Gimmy, al quale rimarrà legato.  In seguito si aggrega ai primi nuclei garibaldini di Marco Fiorina, Kin, che daranno origine alla XIV brigata, poi divisione, Garibaldi.

Nel 1944 entra a far parte del comando della XIV brigata, ufficiale addetto al servizio propaganda e fotoreporter, redattore del giornale clandestino “Stella Tricolore”, periodico delle formazioni garibaldine delle Langhe. Tra i rari fotografi partigiani, scatta le immagini che costituiscono una delle più rilevanti raccolte di fotografie d'autore della lotta di liberazione.

Partecipa quindi con la sua divisione alla liberazione di Torino.

 

03. Dopo la guerra

Il 4 agosto 1945, alla Galleria Cigala, in via Roma 237, è inaugurata la “Mostra artistica e documentaria partigiana”, da lui ideata e allestita. Il 3 ottobre, la mostra, ampliata e rivista, viene esposta a Grenoble alla Casa d'Italia con il titolo “Mostra della Resistenza in Piemonte”, e poi a novembre a Nizza, all’Hotel Westminster. L’anno successivo l’esposizione è a Genova, alla Galleria Ranzini. Parte dei materiali confluiranno nella mostra organizzata dal CLNAI lo stesso anno a Parigi in occasione dei Trattati di Pace.

Realizza quindi su incarico del generale Clemente Primieri la mostra “L'esercito nella lotta di liberazione”, inaugurata nei sotterranei di piazza San Carlo e dedicata al ruolo delle Forze armate del Corpo italiano di Liberazione. L'esposizione che, secondo la stampa, viene visitata da circa centomila persone, è in seguito allestita a Milano, Genova, Venezia, Bologna, Roma, Bari e Napoli. Per questa attività viene insignito dell'onorificenza di Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica.

Nel 1952 fonda il gruppo artistico Decalage (inizialmente con Attilio Aloisi, poco dopo affiancati da Nardo Gilardi) che opera per circa quarant’anni, con rilevanti riconoscimenti nazionali e internazionali e numerose esposizioni in Italia, Francia, Svizzera, Svezia e Stati Uniti.

Nel 1991, conclusa l'esperienza del gruppo, si dedica con la figlia Paola, artista e docente presso l’Accademia Albertina di Torino, alla realizzazione di un nuovo ciclo pittorico, “Incantesimi”.

Si spegne a Torino nel 1994. Riposa nella tomba di famiglia al Cimitero Monumentale, accanto alla moglie Lucy Cristofoli; una targa-stele ricorda la sua figura di artista e partigiano.

 

04. Bibliografia

Aloisi, Attilio, De' Cavero, Felix, Girardi, Nardo, Decalage : bibliografia con illustrazioni, [Torino?], [1965?] Bibliografia ed esposizioni dal 1952 al 1965

I decalage: Aloisi, Dè Cavero, Girardi. Catalogo della mostra (Torino, aprile-maggio 1970), Torino, Galleria d'arte Fogliato, 1970

Aspetti della Resistenza in Piemonte. Atti del convegno organizzato dall’Istituto storico della Resistenza in Piemonte (Torino, aprile 1985), Milano, Franco Angeli, 1987

Mignemi, Adolfo, a cura di, Storia fotografica della Resistenza, prefazione di Claudio Pavone, Torino, Bollati Boringhieri, 1995

I de’ Cavero, Incantesimi. Catalogo della mostra (Sirmione, Palazzo Civico, 3-25 agosto 1996)

 

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Ente Responsabile

  • Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà
  • Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea "Giorgio Agosti"
  • MuseoTorino 2020