Cottolengo. Piccola casa della Divina Provvidenza
Nel 1832 a Valdocco, in Borgo Dora, san Giuseppe Cottolengo fondava la Piccola Casa della Divina Provvidenza. In breve tempo l’opera del canonico divenne una città nella città, luogo di accoglienza per migliaia di indigenti. La Piccola Casa della Divina Povvidenza fu bombardata il 13 luglio 1943 e l’8 agosto dello stesso anno.
1. Cottolengo - Piccola Casa della Divina Provvidenza
Dopo che nel 1831 le autorità chiusero il “deposito dei poveri infermi”, fondato tre anni prima nei pressi della chiesa del Corpus Domini, don Giuseppe Cottolengo (1786-1842) decise di rifondare l’opera in zona Valdocco, nel periferico Borgo Dora, animato dallo steso intento: un luogo dove potessero trovare accoglienza malati poveri, affetti da infermità rifiutate da altri ospedali. Il 27 aprile 1832 in un modesto edificio costituito da una stalla al pian terreno, da un fienile e da una stanza al primo piano ricominciava la costruzione di quella che sarebbe diventò in seguito un centro della beneficenza cittadina. Il primo nucleo dell’ospedale nasceva nel giugno successivo con la creazione della “Casa della Fede”, della “Casa della Speranza”, e della “Casa della Carità”. Ottenuto il riconoscimento giuridico da re Carlo Alberto (1798-1849) nell’agosto del 1833, l’opera del Cottolengo cominciò a ingrandirsi sensibilmente con il nosocomio San Vincenzo, costruito ex-novo e inaugurato nel novembre del 1834. Negli edifici che man mano acquisiva l’opera presero progressivamente dimora le numerosissime “famiglie” fondate dal Cottolengo tra le quali le suore di carità dedite all’assistenza dei malati, le orsoline per il recupero delle ragazze “pericolanti”, i fratelli di san Vincenzo e i “fratini” dediti all’istruzione popolare, le novizie monache “provande”. E infine le sezioni che accoglievano ogni umana sventura: dai sordomuti agli orfani, dagli epilettici agli invalidi fino alle dolorosissime classi dei “fatui od ebeti”.
2. Chiesa dei Santi Vincenzo de' Paoli e Antonio Abate
Sul fronte di via San Pietro in Vincoli, la cappella ottagonale eretta nel 1834 fa da atrio alla vasta chiesa eclettica dei Santi Vincenzo de’ Paoli e Antonio Abate. L’attuale configurazione della chiesa risponde al progetto neoromanico di Vincenzo Capuccio. Il grandioso edificio, consacrato il 23 aprile 1898, si articola in quattro campate e tre navate, con un’abside poligonale con deambulatorio. A Enrico Reffo (Torino 1831 – 1917) si devono le vetrate delle cappelle laterali. Nel 1917-18, in occasione della beatificazione di Giuseppe Benedetto Cottolengo, a fianco della rotonda fu realizzata la cappella progettata in forme neobarocche da Giuseppe Gallo (Caramagna Piemonte 1860 – Torino 1927).
3. Scuola per infermieri professionali Piccola Casa della Divina Provvidenza
La scuola per infermieri viene fondata nel 1936, presso l'Ospedale Cottolengo, in via San Giuseppe Benedetto Cottolengo, al fine di preparare professionalmente il personale religioso dedicato all'assistenza dei malati. Nel 1949 viene istituito il Corso di abilitazione per funzioni direttive. Nel 1971 anche gli uomini sono ammessi alla funzione di infermieri e la scuola apre ai fratelli cottolenghini, in seguito, dal 1975, saranno ammessi anche i laici. Nel 1996 chiude la scuola per infermieri e viene istituito il Corso di diploma universitario per infermiere.
4. Bombardamenti
L’edificio a uso di convivenza ospedaliera e ospitante una scuola per infermieri, fu colpito da due bombardamenti notturni nell’estate del 1943 da aerei della RAF con bombe di grosso e grossissimo calibro. Dieci padiglioni della struttura furono completamente distrutti. Il resto dell’edificio riportò gravi lesioni specialmente alla copertura del tetto. I danni furono causati da bombe sia incendiarie sia dirompenti.
Dal diario dell’Istituto Lorenzo Prinotti, 1943. ASCT, Fondo Prinotti cart. 31 fasc. 11, 10, pp. 54-57
"13 luglio martedì ore 1.35 incursione con moltissimi danni e vittime dalla parte della Fiat Grandi motori e del Po e collina. Noi 25 spezzoni incendiati uno nel terrazzo dell'infermeria , uno rasente al campanile, nessuno sul tetto. Una grazia particolarissima di S. Giuseppe. La casa dei Missionari nuovamente incendiata. Al Cottolengo D. Gian Angelo è colpito al capo da uno spezzone, mentre fa discendere gli invalidi nel rifugio ed è ucciso sull'atto. Parecchi invalidi feriti."
"Al Cottolengo 100 morti
La Casa degli Invalidi è crollata: D. Angelo (?) colpito da calcinacci ebbe la scatola cranica asportata sulla fronte e giaceva in camera mortuaria col cervello sul petto. Ucciso pure un invalido l'ultimo arrivato e una dozzina di feriti. (?) la camera di D. Vittorio e le scuole con gli ammezzati crollati. L'infermeria “Mater Dia Providentiae crollata con un centinaio di morti sotto le macerie. Due vincenzine morte di spavento e una (?) mentre spegneva sul balcone le cadde la pietra sotto i piedi. 7 Canonici di San Lorenzo hanno tutte le camere e mobili e libri bruciati da un solo spezzone, essendo mancata l'acqua".
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
COTTOLENGO - PICCOLA CASA DELLA DIVINA PROVVIDENZA
Isolati tra Corso Regina Margherita, Vie S. Pietro, Andreis, Cigna, Robassomero
Complesso assistenziale (ospizio e ospedale).
Complesso di edifici in parte di valore documentario ed in parte ambientale, tipico esempio di ospizio-ospedale realizzato a più riprese.
L'opera venne iniziata dal Padre Giuseppe B. Cottolengo nel 1832, riconosciuta nel 1833 ed ampliata in seguito fino a diventare una città nella città. La cappella reca la data 1834 e l'accesso all'intero complesso fu disegnato da Antonelli nel 1844.
G. STRAFFORELLO, 1891, pp. 154-56; E. OLIVERO. 1935.
Tavola: 33
Bibliografia
- Guidi, Guido, Le chiese di Torino danneggiate dalla guerra, in «Torino. Rivista mensile municipale», A. XXV, n. 8, agosto, 1949, Torino, pp. 9-15 Vai al testo digitalizzato
- Guidi, Guido, Opere culturali ed assistenziali devastate dalla guerra, in «Torino. Rivista mensile municipale», A. XXV, n. 9, settembre, 1949, Torino, pp. 25-28 Vai al testo digitalizzato
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 434 Vai alla pagina digitalizzata
- Bergoglio, Giovanna, L’opera assistenziale e sociale di San Giuseppe Benedetto Cottolengo, Cassa di Risparmio di Bra, Bra 1986 , pp. 59-162
- Sforza, Michele, La città sotto il fuoco della guerra. La tragedia delle città italiane e l'impegno dei vigili del fuoco nella seconda guerra mondiale, U. Allemandi, Torino 1998 , fig. 196
Sitografia
Fonti Archivistiche
- ASCT Fondo danni di guerra, inv. 488, cart. 9, fasc. 39, n. ord. 4
- Giornale Luce C0370/4 23/08/1943. L'offesa nemica su Torino
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