Bastione di piazza san Carlo
In più occasioni sono venute alla luce parti delle strutture che costituivano il bastione angolare costruito dai Francesi per rinforzare la cinta muraria di età romana.
Il bastione francese
All’inizio del Cinquecento le fortificazioni di Torino coincidevano ancora con la cinta muraria di età romana. Ma il radicale rinnovamento delle tecnologie belliche rese necessari ben presto una ristrutturazione e un deciso rinforzo degli apparati di difesa. Dopo la conquista del 1536, quindi, i Francesi realizzarono quattro bastioni angolari di rinforzo ai vertici della vecchia cerchia delle mura. L’aspetto delle nuove strutture era quello di “orecchioni” cuoriformi costruiti con una cortina esterna e dei setti radiali che strutturavano e irrobustivano il ricarico del terrapieno all’interno del bastione. Sempre sotto la dominazione francese le opere di difesa vennero completate con lo scavo di un largo e profondo fossato con spalti di terra.
Demolizione e scoperta
All'inizio del XVII secolo il bastione venne demolito per far posto all'ampliamento della Città Nuova edificata per volere di Carlo Emanuele I e completato dal suo successore, Vittorio Amedeo I.
Le strutture del bastione sono emerse sia nello scavo realizzato per la riqualificazione di piazza San Carlo che in un’indagine condotta nelle cantine del Palazzo dell’Accademia delle Scienze.
Bibliografia
Luoghi correlati
Ente Responsabile
- MuseoTorino
- Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie