Villa Ponte, già Vigna Gartemann
Giovanni Michele Cartman, uno degli uomini d'affari più accorti di Torino, realizzò una vasta proprietà acquistando, oltre all'edificio dai Ricca, anche parti dei terreni che il marchese d'Ormea, feudatario di Cavoretto, volle alienare dopo l'allargamento della strada di Moncalieri.
Un documento del 1728 cita l'appartenenza della vigna al celebre medico Pietro Paolo Ricca e poi al figlio Carlo, anch'egli famoso medico.
Il Grossi la denomina «Gartman vigna del sig. Negoziante Gio. Michele Gartman...». La famiglia Cartman l'acquistò nel 1735.
G. B. Cartman intervenne nella discussione sulla precaria situazione bancaria torinese con un importante progetto di riforma del 1786, memoriale conservato nell'Archivio di Stato di Torino.
A questo personaggio illustre nel mondo dell'economia torinese è dedicata la strada della valle di Mongreno.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA PONTE, GIÀ VIGNA GARTEMANN
Corso Moncalieri, interno 763
Vigna.
Segnalazione di edificio con elementi; di significato ambientale e documentario; elemento emergente sul declivio del poggio di Cavoretto.
Nel 1728 la vigna appartiene al medico Ricca. nella Carta topografica della Caccia è disegnata con planimetria a blocco articolato e denominata «Gartemann». Il Grossi la cita come «Gartmann vigna sita superiormente al muraglione lungo la strada di Moncalieri». Nella mappa napoleonica risulta modificata la planimetria ad «L», con corte e giardino a sud. La mappa Rabbini denuncia la realizzazione di un edificio a valle e il ribaltamento dell'ingresso. La sua immagine è frutto delle stratificazioni storiche settecentesche e ottocentesche.
Carta topografica della Caccia [1762]: A. GROSSI, 1791, p. 87; PLAN GEOMÉTRIQUE [...], 1805; [Catasto RABBINI, Cavoretto], 1864, fol. I; E. GRIBAUDI ROSSI, 1975, pp. 613-615.
Tavola: 74