Il nuovo governo e le istituzioni sancite dallo Statuto
Il 16 marzo 1848 Carlo Alberto costituisce il primo ministero costituzionale del Regno di Sardegna affidandone la presidenza al conte Cesare Balbo.
8 marzo, a Torino i Ministri del Governo Borelli presentano le loro dimissioni a Carlo Alberto il quale, invitandoli a rimanere provvisoriamente in carica, chiama Cesare Balbo e Lorenzo Pareto per la formazione di un nuovo governo.
Il “Costituzionale Subalpino”, appoggiato dall’“Opinione”, propone di cambiare i nomi delle principali vie di Torino «per secondare il processo di nazionalità italiana»; il progetto avrebbe dato modo al cittadino e al forestiero di avere continuamente sott’occhio «un nome che rammenti una gloria nazionale».
9 marzo, monsignor Fransoni nega le ordinazioni dei seminaristi che erano usciti dal seminario il 4 dicembre 1847 per manifestare fregiandosi di un nastro col nome di Pio IX e della coccarda nazionale.
11 marzo, a Torino un gruppo di studenti universitari chiede al ministro dimissionario dell’Istruzione Cesare Alfieri la libertà di insegnamento e l’abolizione dei prefetti e dei biglietti di confessione.
13 marzo, nella chiesa della Gran Madre a Torino si svolge una solenne cerimonia funebre per i morti delle giornate parigine di febbraio, a cui assistono i francesi residenti in città, portando un velo nero al braccio sinistro e il tricolore all’occhiello.
15 marzo, “Il Risorgimento” propone che i cittadini più facoltosi, possessori di cavalli, ne offrano di adatti alla guerra.
16 marzo, Carlo Alberto costituisce il primo ministero costituzionale del Regno di Sardegna affidandone la presidenza al conte Cesare Balbo. Al Ministero dell’Interno era chiamato il marchese Vincenzo Ricci, agli Esteri il marchese Lorenzo Pareto, alle Finanze il conte Ottavio Thaon di Revel, ai Lavori pubblici Luigi des Ambrois de Nêvache, alla Giustizia il conte Federico Sclopis, alla Guerra il conte generale Antonio Franzini, all’Istruzione pubblica Carlo Bon Compagni di Mombello. I Ministri giurano davanti al Re alle ore 16,30; alla sera una folla acclama i nuovi Ministri al canto dell’inno di Mameli.
1° maggio, a Torino entrano in carica il Magistrato supremo di Cassazione e la nuova Corte dei Conti.
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Ente Responsabile
- Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino