Maria José di Savoia, moglie di Umberto II, nata a Ostenda nel 1906. Ultima regina d’Italia, non nascose la sua antipatia al regime fascista e durante la guerra tentò una negoziazione con gli Alleati. Dopo l’8 settembre 1943 si trasferì in Svizzera e, nel suo ritiro, incontrò diversi esponenti dell’antifascismo che cercò di aiutare. Dal 2000 è cittadina onoraria di Torino.

Di fondamentale importanza si dimostrano le protagoniste della lotta partigiana: le donne apportano un contributo indispensabile non solo per la cacciata dei nazi-fascisti e per il ripristino della legalità, ma anche per il futuro dell'Italia liberata.

• Bianca Guidetti Serra (Torino, 1919-2014) si laureò in Giurisprudenza, aderì al Pci ed entrò nella Resistenza. Finita la guerra proseguì il suo impegno nell’Udi e alla Camera del Lavoro. Fu eletta consigliera comunale dalla IX alla XII tornata amministrativa e alla Camera nella X legislatura.
• Rita Montagnana (Torino, 1895-1979). Nel 1917 partecipò alle rivolte torinesi per il pane; con l’avvento del fascismo entrò in clandestinità e sposò Palmiro Togliatti, condividendo con lui il lungo esilio in Unione Sovietica. Tornata in Italia per partecipare alla lotta di Liberazione, si impegnò anche nella campagna per il suffragio femminile. Fu eletta all’Assemblea Costituente e poi in Parlamento.
• Fausta Giani (Castelfiorentino, 1922 - Pisa, 2004). Cittadina onoraria di Torino, fece parte del primo Consiglio comunale elettivo.
• Camilla Ravera (Acqui Terme, 1889 - Roma, 1988): antifascista e partigiana, venne eletta nel 1946 nel Consiglio comunale di Torino e nel 1948 alla Camera dei deputati. Con Ada Gobetti fondò l’Unione donne italiane. Fu la prima donna a ricevere la cittadinanza onoraria di Torino (dopo 130 anni dalla sua istituzione) e ad essere nominata senatrice a vita.
• Carla Voltolina (Torino, 1921 - Roma, 2005), staffetta partigiana, giornalista, sposò Sandro Pertini nel 1946; quando il marito divenne Presidente della Camera lasciò la professione. Dopo l’elezione di Pertini alla Presidenza della Repubblica scelse di non abitare al Quirinale.
• Teresa Noce Longo (Torino, 1900 - Bologna, 1980) iscritta al PCI, nel 1932 guidò da clandestina il durissimo sciopero delle mondine; nel 1936 partecipò alla guerra di Spagna e rientrata in Italia venne arrestata e deportata dai nazisti. Moglie di Luigi Longo, fu una delle 21 donne elette nell’Assemblea Costituente.
• Vera Pagella (Torino, 1914-1998), impegnata nella lotta antifascista e successivamente eletta in Consiglio comunale dal 1946, resse l’assessorato Assistenza e beneficenza.
• Ada Gobetti (Torino, 1902-1968); laureata in Lettere e Filosofia, sposò Piero Gobetti nel 1923, condividendo con lui le idee politiche e la lotta al fascismo. Dopo la tragica morte del marito entrò nelle file della Resistenza; fu tra le persone fondatrici del Partito d'Azione e ricoprì il ruolo di vicesindaco nella Giunta Popolare.
• Maria Giudice (Codevilla, 1880 - Roma, 1953) svolse la sua attività politica a Torino, a capo della Camera del Lavoro. Nel corso della Prima guerra mondiale venne incarcerata più volte per aver manifestato contro l’intervento dell’Italia; durante la Seconda guerra mondiale entrò nelle file della Resistenza.
• Angiola Minella (Torino, 1920-1988), partigiana, una delle 21 donne elette alla Costituente.