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Attraversamenti fluviali torinesi
La storia dei ponti fluviali di Torino si è sviluppata negli ultimi due secoli, infatti prima degli inizi del XIX secolo a Torino era presente solamente l’Antico ponte della Porta di Po. Nel 2013 il ponte napoleonico di piazza Vittorio compirà duecento anni ed è il più antico ponte torinese ancora esistente. Dal primo ventennio dell’Ottocento la città si ingrandì tanto da inglobare nei propri confini considerevoli tratti dei vicini fiumi, cominciando con la Dora Riparia e proseguendo con la Stura.
Per tutto l’Ottocento e ancora durante i primi trent’anni del Novecento, la costruzione di un nuovo ponte era un evento importante per tutta la comunità cittadina in quanto rivalutava intere aree della città e garantiva un notevole miglioramento della viabilità. La denominazione di un ponte poteva provenire dalla tradizione popolare, tuttavia nel maggior numero dei casi l’intitolazione di un nuovo ponte era l’occasione per omaggiare un esponente dei Savoia.
Nell’Ottocento si possono individuare due fondamentali momenti di sviluppo della città che portarono alla costruzione di nuove strutture per l’attraversamento fluviale: in primo luogo la realizzazioni delle strade ferrate che collegavano il capoluogo piemontese con Genova, Novara e Milano, in secondo luogo la realizzazione, a metà Ottocento, della prima cinta daziaria. Agli inizi del Novecento i protagonisti della costruzione di ponti a Torino furono: il cemento armato, il sistema Hennebique, l’opera dell’Ingegner Giovanni Antonio Porcheddu e della sua Impresa; furono così realizzati parecchi ponti soprattutto sulla Dora. Tra il 1927 e il 1932 lo sviluppo delle periferie urbane generò la necessità di ulteriori attraversamenti fluviali e furono costruiti otto nuovi ponti: due sul Po, quattro sulla Dora e due sulla Stura. Con l’inizio dell’ultimo conflitto mondiale si può considerare finito il periodo più significativo della storia dei ponti di Torino, infatti i ponti costruiti in seguito saranno rifacimenti o ricostruzioni di quelli già esistenti.
MuseoTorino ha selezionato dal catalogo una serie di schede di ponti che, nel corso dell’estate, sono state arricchite dalle fotografie dei visitatori che hanno partecipato al gioco concorso sulle nostre pagine di Facebook e Twitter. I ponti, strutture architettoniche di collegamento che mettono in relazione luoghi divisi, hanno generato un passaggio di conoscenze, un evento partecipativo anche tra i cittadini, i visitatori e il Museo.
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Antico ponte della Porta di Po
L’antico ponte della Porta di Po era il solo attraversamento in muratura del fiume presente in città, prima dell' occupazione francese di inizio Ottocento. Costruito nella prima metà del Quattrocento, fu utilizzato per quattro secoli.
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Ponte Vittorio Emanuele I detto Ponte di piazza Vittorio oppure Ponte di Pietra
Il più antico dei ponti esistenti a Torino, un tempo era il punto di ingresso in città dalla strada di Genova, ora costituisce un collegamento tra piazza Vittorio e i quartieri residenziali della collina.
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Ponte Umberto I
Costruito per sostituire il ponte metallico sospeso intitolato a Maria Teresa, il ponte Umberto I è una presenza monumentale che permette l’attraversamento del Po in corrispondenza di corso Vittorio e del borgo Crimea. Nel 1911, ad ornamento del ponte, furono aggiunti quattro gruppi scultorei allegorici; Luigi Contratti (1868-1923) eseguì la Pietà e il Valore su corso Vittorio Emanuele II, Cesare Reduzzi (1857-1911) realizzò invece l’Arte e l’Industria, sul lato di corso Fiume.
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Ponte Principessa Isabella
Il ponte Principessa Isabella attraversa il Po sulla direttrice di corso Dante. Fu costruito tra il 1876 e il 1880, su progetto di Ernesto Ghiotti. È costituito da cinque campate, con una lunghezza di 160 metri e una larghezza di 12 metri.
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Ponte Balbis, ex Ponte Vittorio Emanuele III
Il ponte Balbis attraversa il Po tra corso Bramante e piazza Scevola. Venne edificato tra il 1926 e il 1927 dall’impresa Porcheddu, su progetto dell’architetto Giuseppe Pagano Pogatsching (1896-1945). Fu inaugurato nel 1928, in occasione dell’Esposizione Nazionale per il decennale di Vittorio Veneto. Ha una struttura in cemento armato a tre campate, lunga 147 metri e larga 20 metri.
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Ponte di Sassi, ex Ponte Principi di Piemonte
Il ponte di Sassi, che attraversa il Po collegando corso Belgio e piazza Pasini, fu costruito tra il 1926 e il 1927 su progetto di Giuseppe Pagano Pogatsching (1896-1945). Realizzato in cemento armato, presenta tre campate decorate con semplici forme geometriche; misura 136 metri di lunghezza e 20 metri di larghezza.
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Nuovo Ponte Regina Margherita
Il nuovo ponte Regina Margherita sul Po, tra il corso omonimo e corso Gabetti, attraversa il fiume con un’unica campata di 100 metri. È stato costruito tra il 1970 e il 1972 per sostituire il vecchio ponte a tre arcate, largo 12 metri. L’opera è composta da due strutture, in calcestruzzo armato, affiancate e indipendenti. La lunghezza complessiva è di 130 metri e la larghezza di 35,50 metri.
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Ponte Mosca
Uno dei più antichi ponti della città, attraversa la Dora sull’asse di corso Giulio Cesare. E’ caratterizzata da una struttura in pietra a campata unica ed è una costruzione che adotta soluzioni tecniche all’avanguardia.
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Ponte del Colombaro
Progettato nel 1902, il Ponte Carlo Emanuele I, o Ponte del Colombaro, è il primo ponte in cemento armato costruito in città.
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Ponte ferroviario «Del Carbone» di collegamento al gasometro
Il Ponte ferroviario "del carbone" attraversa la Dora Riparia tra via Priocca e via Aosta, fu costruito nel 1870, per collegare la ferrovia di Lanzo con l’antico gasometro di corso IX Febbraio. Questo stretto ponte in metallo, posto obliquamente rispetto al corso del fiume, è situato a pochi metri dal ponte Bologna. Misura 63 metri di lunghezza e 5,40 metri di larghezza.
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Ponte della ferrovia Torino-Ciriè-Lanzo sulla Dora
Il ponte della ferrovia Torino-Ceres, nota come la Ciriè-Lanzo, è situato sulla Dora Riparia, tra lungodora Agrigento e corso Vercelli. Costruito nel 1869 dalla Società Anonima della Strada Ferrata del Canavese, subì un importante rinnovamento strutturale nel 1982. Posto obliquamente rispetto al corso del fiume, oggi il ponte non viene più utilizzato dalla ferrovia, poiché è stata abbandonata la vecchia stazione terminale di corso Giulio Cesare in favore dello scalo a stazione Dora
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Ponte principessa Clotilde di Savoia
Il ponte Principessa Clotilde attraversava la Dora Riparia, tra piazza Borgo Dora e corso Vercelli. Fu costruito nel 1881 dalla ditta milanese Cerimedo & C. e misurava 47 metri di lunghezza e 9 metri di larghezza. Nel 1983, nel corso di opere di restauro, furono sostituiti l’impalcato stradale e alcuni elementi strutturali. Durante l’alluvione dell’ottobre 2000, il ponte subì gravi danni e fu abbattuto. Il Comune deliberò la sua sostituzione con l’attuale ponte Carpanini.
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Ponte Carpanini
Il Ponte, intitolato al vicesindaco Domenico Carpanini (1954-2001), è stato realizzato nell’anno 2002 ed è l’unico ponte mobile della città.
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Ponte Emanuele Filiberto
Il ponte Emanuele Filiberto attraversa, obliquamente rispetto al corso del fiume, la Dora Riparia tra piazza Fontanesi e via Nievo. Venne costruito tra il 1915 e il 1919 su progetto dell’ingegnere Giovanni Antonio Porcheddu. È costituito da una sola campata in cemento armato, misura 47 metri di lunghezza e 14 metri di larghezza.
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Ponte Alberto del Belgio
Il ponte Alberto del Belgio attraversa la Dora Riparia collegando due tratti di corso Principe Oddone. Costruito nel 1872, venne allargato nel 1912 per consentire il posizionamento di una seconda linea tranviaria. Posto obliquamente rispetto al corso del fiume, misura 45 metri di lunghezza e 20 metri di larghezza.
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Ponte Carlo Emanuele III
Ponte di corso Umbria realizzato nel 1890 sul fiume Dora. La struttura in ferro originaria è sostituita negli anni Venti dall’elegante arco in cemento armato, più adatto a sopportare il traffico della zona ormai industrializzata.
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Ponte Candido Ramello
Il ponte è stato eretto sulla Dora nel 1862. Ripercorrendo la storia della sua costruzione e dei ripetuti ampliamenti di cui è stato oggetto si rivivono le fasi dello sviluppo urbano, dall’edificazione della prima cinta daziaria fino alla motorizzazione di massa contemporanea.
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Ponte Amedeo IX Il Beato
Il ponte Amedeo IX il Beato è una delle prime grandi opere in cemento armato realizzate in città. Su modello del Ponte del Risorgimento di Roma è costruito nel 1912, con un’audace struttura ad arcata unica ribassata.
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Ponte Amedeo IX il beato
Il nuovo ponte sulla Dora in acciaio cor-ten, ancora privo di denominazione, è realizzato tra il 2009 e il 2011 nell’ambito della trasformazione di Spina 3 in sostituzione del Ponte Amedeo IX il Beato, a integrazione del mutato assetto infrastrutturale dell’area.
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Ponte della cascina Marchesa
Il ponte della Cascina Marchesa, costruito nel 1936, è l’ultimo realizzato in Torino prima dell’inizio della Seconda Guerra Mondiale. Attraversa la Dora Riparia e si trova all’interno del parco della Pellerina. Presenta una struttura mista, in ferro e cemento armato e, nonostante le piccole dimensioni (66m x 6,6m), è percorribile anche dai veicoli.
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Nuovo Ponte Vittorio Emanuele II
Il nuovo ponte Vittorio Emanuele II sulla Stura, in corrispondenza di corso Vercelli, fu costruito nel 1964 su progetto di Guido Oberti, allora direttore dell’Istituto di Tecnica delle Costruzioni del Politecnico di Torino. Bell’esempio di ponte Maillard, unico in Torino, caratteristico per l’eliminazione di ogni elemento staticamente non indispensabile e per una linea estremamente snella ed elegante.
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Passerella Pedonale del Parco Carrara (Pellerina)
La passerella pedonale del Parco Carrara (Pellerina) è la più antica di Torino, costruita nel 1937 dall’impresa Cumino di Torino, nell’ambito della sistemazione dell’alveo della Dora Riparia. Grazie alla tipologia strutturale adottata –arcata unica a dosso molto accentuato– la passerella si inserisce molto bene nell’ambiente del parco.
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Passerella pedonale Chiaves - Carrara
Passerella ciclo-pedonale sul Po, tra piazza Chiaves e piazza Carrara, costruita nel 2005 per collegare le due rive del fiume.
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Passerella Italia '61
La passerella venne realizzata nel 1961, in occasione delle celebrazioni per il primo centenario dell’Unità d’Italia. La struttura, realizzata in metallo e cemento, poggia su tre doppi pilastri e attraversa il Po tra corso Moncalieri e corso Unità d’Italia. Dopo le celebrazioni del 1961, fu chiusa e venne nuovamente riaperta due anni più tardi.
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Passerella ciclo-pedonale sulla Dora
La nuova passerella ciclo-pedonale sulla Dora Riparia realizzata sull'asse di corso Verona verso campus studentesco e il polo universitario, contribuisce alla trasformazione di un'area della Città che precedentemente era industriale. Il percorso di attraversamento, lungo complessivamente 53 metri e largo 5.50 metri, viene scandito dai montanti trasversali esterni di altezza variabile che, salendo verso la sommità degli archi, sorreggono l’impalcato, e dai montanti interni che costituiscono il parapetto. La colorazione delle carpenterie metalliche è stata votata attraverso un sondaggio bandito nel mese di maggio 2009 sul sito internet della Città, il cui esito finale è stata la scelta del colore verde scuro.
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Giovanni Antonio Porcheddu
Giovanni Antonio Porcheddu, nato a Ittiri (SS) nel 1860, emerse come figura di spicco nel campo dell'ingegneria civile lasciando un'impronta indelebile nel panorama architettonico di Torino e dell'Italia intera nel corso del XX secolo.
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Suggerimenti di lettura
- Sassi Perino, Angia, Torino: narrate, ponti, la vostra storia, Edizioni del Capricorno, Torino 2002
- Sassi Perino, Angia - Faraggiana, Giorgio, I ponti di Torino: duecento anni di storia della città, Edizioni del Capricorno, Torino 2002
- Rossotti, Renzo, I ponti di Torino: curiosità, storie, eventi e personaggi sulle sponde dei fiumi che attraversano la città, Newton Compton, Roma 2007