Scheda: Soggetto - Tipo: Persona

Cesare Benevello (1788 - 1853)

Cesare Antonio Giuseppe Della Chiesa conte di Benevello, pittore di famiglia patrizia, ideatore nel 1842 della Società Promotrice delle Belle Arti (dalla motivazione dell'Ufficio Toponomastica per l'intitolazione della via).


Nascita: 13 Settembre 1788
Saluzzo (Cuneo)

Morte: 16 Dicembre 1853
Torino

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  • artista | pittore

Cesare Antonio Giuseppe Della Chiesa conte di Benevello. - Nasce a Saluzzo nel 1788 da Vincenzo Giuseppe dei conti di Cervignasco e di Benevello e da Filippa Solaro di Govone. Si laurea in diritto a Torino nel 1809, si dedica successivamente agli studi artistici e letterari. I numerosi viaggi concorrono alla sua formazione e lo scritto Mes étrennes (Torino 1830), corredato dalle sue incisioni, ne è la testimonianza. Durante il soggiorno a Parigi (1821-1831 circa) studia i pittori olandesi del Seicento. Dimostra molteplici interessi: dalla politica (liberale nel 1821 e senatore dal 1849) all’agricoltura (socio dell'Accademia di Agricoltura di Torino e autore di innovativi esperimenti), dalla letteratura (è autore di poemi, novelle, saggi) al teatro, dalla pittura all’incisione. Assidua è la sua partecipazione alle esposizioni torinesi a partire dal 1820 (con un piccolo dipinto: Pandora) e a quelle dell’Accademia di Brera (1837, 1838, 1839). Espone, dal 1832 al 1853, alle Rassegne dei prodotti dell’Industria e dell’Arte al Castello del Valentino e alle mostre della Promotrice (1). Tra le opere dell’artista si ricorda:

Effetto di nebbia al chiarore di luna, cerimonia funebre, esposto nel 1832, inv P/1942, conservato in  GAM - Galleria d’Arte Moderna di Torino insieme a Foresta della Maremma Romana (1846) e ad alcuni disegni conservati nei taccuini di Massimo d’Azeglio;

Preghiera alla Vergine, 1840, conservata a Superga;

Il vescovo di Grenoble che presenta il giovane Baiardo al duca Carlo I, 1841, in Palazzo Reale a Torino.

Il Progetto d'un monumento consacrato a Dio (Torino 1845), dedicato a Carlo Alberto, è la testimonianza del suo interesse anche per l’architettura ed è una rielaborazione di utopie illuministiche francesi.

Molte sono le sue incisioni (2) e alla sua penna si deve lo scritto anonimo Don Eusebio al Valentino (Torino 1838), ove commenta con arguzia l'esposizione apertasi allora in quel parco. E’ l'ideatore, l'animatore e il presidente della Società Promotrice delle Belle Arti dalla fondazione (1842) sino alla morte che avviene a Torino il 16 dicembre 1853.

 

Note

(1) si veda la scheda di Fernando Mazzocca in Castelnuovo, Enrico - Rosci, Marco (a cura di), Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna, 1773-1861, Vol. III, Stamperia artistica nazionale, Torino 1980, pp. 1431-1432.

(2) si veda Monica Tomiato in Dragone, Piergiorgio, Pittori dell'Ottocento in Piemonte. Arte e cultura figurativa 1830-1865, Banca CRT, Torino 2001, pp. 332-333.

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