Cascina di villa Sartirana detta "La Tesoriera"
La cascina della villa Sartirana detta “La Tesoriera” rappresenta la fusione, avvenuta nella seconda metà del XIX secolo, di due proprietà limitrofe: “La Tesoriera” e la “Cascina Rolando”. Oggi ne rimane un solo frammento che ospita diverse associazioni.
1. Storia dell'edificio
La Villa Tesoriera fu realizzata tra il 1713 ed il 1715 per Aymo Ferrero di Cocconato (Racconigi, 1663 - Torino, 1719), consigliere e tesoriere generale di sua maestà Vittorio Amedeo II. Contemporaneamente fu edificata una cascina, alle dipendenze della villa, che nei secoli successivi subì diverse trasformazioni.
Il complesso della Tesoriera compare per la prima volta nella Carta topografica della caccia del 1762 dove risulta composta da un corpo di fabbrica centrale e dalle dimensioni più grandi (la villa) e altri due piccoli edifici posti frontalmente l’uno all’altro, ovvero la cascina.
Nel 1791, l’architetto Amedeo Grossi descrive il complesso come “La Tesorera, villa e cascina del signor avvocato Casimiro Donaudi situata lungo ed alla destra dello stradone di Rivoli distante un miglio da Torino”. Adiacente alla Tesoriera rileva la presenza della cascina Rolando che descrive come “Casa e giardino di beneficio laicale patronata dal signor Architetto Rolando situata vicino alla Tesorera, ed alla destra della strada di Rivoli”.
Nel Catasto napoleonico del 1805 viene riportata come “Ferme la Tresoriere” e non si registrano variazioni planimetriche.
Il Catasto particellare Gatti del 1820 rileva la presenza di due nuclei ben distinti: la “Cascina Rolando” e “La Tesoriera” attribuendo rispettivamente la proprietà al “signor Rolando Avvocato Angelo Valerio Giovanni fu Ignazio” e al “signor Bono Giuseppe Maria fu Francesco Bernardino”. Dal Colonnario Territoriale allegato al catasto si evince che in quel periodo il complesso architettonico di villa La Tesoriera era composto da casa civile, case rustiche, citroniera, casi da terra (depositi di attrezzi e prodotti agricoli), scuderia, rimessa, stalle e fienili, giardino, giardino potagerie, prati e campi. Adiacente alla Tesoriera vi era una strada comune con la cascina Rolando che risultava composta da casa rustica, cappella, giardino e cortile.
Un primo punto di contatto tra le due proprietà si ebbe nel 1866 quando il marchese Ferdinando Arborio Gattinara di Sartirana e di Breme, figlio del conte Filippo, acquistò dai figli di Giuseppe Pio Celestino Rolando la cascina e contemporaneamente alcuni terreni della Tesoriera. Nel 1869 il marchese Ferdinando acquistò la villa Tesoriera per cedere entrambe le proprietà, ormai unificate, al figlio, il marchese Alfonso. Quest’ultimo, a sua volta, la lasciò in eredità alle figlie principessa Ernestina vedova del principe Ernesto Ratibon di Corvey e di Hohenlohe e contessa Margherita Germana, riservando alla moglie, la duchessa Teresa figlia del marchese Paolo Rescalli, l’usufrutto.
Nelle mappe del Catasto Rabbini del 1866 si registrano diversi ampliamenti planimetrici e risulta già in progetto la costruzione di nuovi corpi di fabbrica tra cui la manica che chiude a sud la corte e che ancora oggi possiamo vedere.
2. XX e XXI secolo
Tra il 1911 e il 1974 si registrano diverse demolizioni che portano alla scomparsa totale dei rustici a eccezione della parte edificata dopo il 1866 che presenta un impianto planimetrico a “L”. Alcune di queste modifiche e ristrutturazioni dovettero essere cagionate anche dai danni prodotti da una bomba incendiaria che colpì le "scuderie" nel novembre 1942, sinistrando 15 locali e causando il crollo del tetto e di plafoni. Nel giugno 1945 si registrava già un parziale ripristino dei vani.
Gli spazi al primo piano del fabbricato sono stati a lungo tempo occupati da alcune associazioni tra cui "Piazzale Speranza", mentre i locali al piano terra ospitavano mostre temporanee documentarie o di fotografie o dipinti, e iniziative diverse di carattere politico, sociale, culturale. L'edificio è quindi stato acquisito dalla Circoscrizione che via ha trasferito alcuni suoi uffici una volta lasciata la sede di via Saccarelli.
Attualmente l'edificio ospita alcune associazioni tra le quali il CAI Uget.
Bibliografia
- Grossi, Giovanni Lorenzo Amedeo, Guida alle cascine, e vigne del territorio di Torino e' suoi contorni ..., in cui si danno diverse notizie utili, ed interessanti, massime in ordine alli Feudi, e distretti delle Parrocchie in detto territorio esistenti ..., Vol. 1, [s.n], Torino 1790 , pp. 139, 157 Vai al testo digitalizzato
- Gribaudi Rossi, Elisa, Cascine e ville della pianura torinese: briciole di storia torinese rispolverate nei solai delle ville e nei granai delle cascine, Le Bouquiniste, Torino 1970 , pp. 12, 15, 118-120, 123
- Ronchetta, Chiara - Palmucci Quaglino, Laura (a cura di), Cascine a Torino: “La più bella prospettiva d’Europa per l’occhio di un coltivatore”, Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, Torino 1996 , pp. 230-233
Fonti Archivistiche
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- Francesco De Caroly , Carta topografica dimostrativa dei contorni della città di Torino e Campagne Reali dedicata a Sua Maestà la Regina di Sardegna dall’Umilissimo e Fedelissimo Suddito De Caroly in Torino 1785, Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Carte topografiche segrete, Torino 16 B I Rosso
- Amedeo Grossi, Carta Corografica dimostrativa del territorio della Città di Torino, 1791, Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, SIM D1800
- Mappa primitiva Napoleonica, 1805, Archivio Storico della Città di Torino, CAN, Sezioni 1-70
- Plan Geomêtrique de la Commune de Turin, 1805, Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Catasti, Catasto Francese, Allegato A, Mappe del Catasto Francese, Circondario di Torino, Mandamento di Torino, Torino
- Carta dei Distretti riservati per le Regie Cacce divisa in sette parti, 1816, Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Carte Topografiche per A e B, Torino, Torino 26
- Andrea Gatti, Catasto Gatti, 1820-1830, Archivio Storico della Città di Torino, CAG, sez. 59
- Andrea Gatti, Colonnario Territoriale, 1820-1830, Archivio Storico della Città di Torino, COLL TER, sez. 59, artt. 2186, 2205
- Antonio Rabbini, Topografia della Città e Territorio di Torino, 1840, Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, SIM D1803
- Antonio Rabbini, Mappa originale del Comune di Torino, 1866, Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Catasti, Catasto Rabbini, Circondario di Torino, Mappe, distribuzione dei fogli di mappa e linea territoriale, Torino
- Paravia, Pianta di Torino, 1911, Archivio Storico della Città di Torino, TD 64.6.2
- Servizio Tecnico Municipale del Comune di Torino, Pianta di Torino, 1935, Archivio Storico della Città di Torino, TD 64.7.8
- Istituto Geografico Militare, Carta IGM, 1974, Archivio Storico della Città di Torino, TD 64.7.11
- ASCT, Fondo danni di guerra, inv. 1350 cart. 27 fasc. 41 n. ord. 4
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