Villa Ossola, già Vigna Gianoglio
Questa vigna nel documento di proprietà del 1673 è chiamata il Rosso e viene situata nella regione detta allora di Simberga, la zona tra Valsalice e San Vito
Nel 1673 venne acquistata dal sarto Giovenale Rosso, che la rivendette nel 1678 al mercante Pitoé, il cui nome risulta nella carta manoscritta del 1706 conservata in Biblioteca Reale. Nel 1791 il Grossi assegna la proprietà della vigna al medico Giovan Battista Gianoglio, che in seguito rivenderanno la vigna alla famiglia Muratore.
A metà Ottocento la proprietà passa alla famiglia Ossola.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA OSSOLA, GIÀ VIGNA GIANOGLIO
Strada del Ponte Verde 20
Vigna.
Segnalazione di edificio con elementi di significato culturale e documentario; connota il versante «inverso» di Val Salice.
Un documento del 1673 indica il Sig. Giovenale Rosso come proprietario della vigna. Nel 1678 fu venduta al mercante Pitoé e quindi ai Gianoglio. L'impianto articolato segnato nella mappa napoleonica non è più presente nella mappa Rabbini, ove si rileva invece un edificio a pianta allungata. Nel 1982 è stata ristrutturata.
Carta topografica della Caccia [1762]; A. GROSSI, 1791, p. 152; PLAN GEOMÉTRIQUE [...], 1805; [Catasto RABBINI], 1866, fol. XXVII; E. GRIBAUDI ROSSI, 1975, p. 464.
Tavola: 59