Toponomastica: vie, corsi, piazze, ecc. secondo raggruppamenti di categorie di denominazione. Annuario statistico per l'anno 1946, p. 2. © Città di Torino
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Pittori. Parte terza
Altre dieci piccole biografie di alcuni pittori a cui la Città ha dedicato una via o un corso o una piazza. L'ordine non è cronologico né di importanza, è quello della creazione delle schede.
Buona lettura.
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Carlo Bossoli (Lugano, 1815 - Torino, 1884)
Pittore. Di notevole effetto sono le sue tempere rappresentanti zone di Torino ed episodi delle Guerre d'indipendenza.
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Vittorio Avondo (Torino 1836 - Torino 1910)
Grande collezionista e conoscitore dell’arte medievale e moderna, oltre che pittore paesaggista, Avondo ebbe un ruolo fondamentale nella storia culturale del Piemonte contribuendo, insieme a Alfredo d’Andrade, allo studio e alla tutela del patrimonio artistico del territorio.
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Francesco Gonin (Torino 1808 - Giaveno 1889)
Pittore e incisore. Più che la sua opera pittorica è interessante la sua attività di acquafortista e litografo. Famose soprattutto le illustrazioni per I promessi sposi e per la Storia della colonna infame, che eseguì su commissione del Manzoni.*
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Defendente Ferrari (Chivasso, 1480/85 - Torino, 1540 ca.)
Pittore, operante prevalentemente in Piemonte fra il 1511 e il 1535. Fu allievo dello Spanzotti. Tra le sue opere si ricorda: due trittici in San Giovanni ad Avigliana, un polittico a Sant'Antonio di Ranverso a Buttigliera Alta, il trittico con i Santi Crispino e Crispiniano nel Duomo di Torino, la Crocifissione, il Calvario, varie tavole e ancone, in chiese e collezioni piemontesi e straniere.*
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Giacomo Jaquerio (Torino 1375 - 1453)
Pittore. Principale esponente di una famiglia di pittori torinesi attivi nei secoli XIV e XV, eseguì affreschi nel convento dei Domenicani a Ginevra, nei castelli di Torino, di Pinerolo, di Fenis, della Manta (CN) e soprattutto nell'Abbazia di Sant'Antonio a Ranverso.
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Pier Domenico Olivero (Torino, 1680-1755)
Pittore. Si dedicò dopo il 1721 alle scene di genere raffiguranti episodi di vita cittadina e campagnola (Fiera di San Pancrazio, 1724, Torino, Museo Civico), Storie del miracolo del SS. Sacramento, 1753, Torino, sagrestia del Corpus Domini). Svolse come decoratore intensa attività per la Corte (a Stupinigi, nel Palazzo Reale di Torino, nei castelli di Rivoli e di Agliè)*.
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Pellizza da Volpedo (Volpedo 1868 - 1907)
Pittore. Di famiglia contadina iniziò gli studi artistici a Brera (1883) per poi passare alle accademie di Roma, Firenze, Bergamo. Suoi lavori: "Il quarto stato" (1901, Milano, Galleria d'Arte Moderna), "L'amore nella vita" (Lonedo, collezione privata), "Il sorgere del sole" (Torino, collezione privata), "Prato fiorito" (Roma), "Statua a Villa Borghese" (Venezia, Galleria d'Arte Moderna)*
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Enrico Reycend (Torino 1855 - 1928)
Pittore. Compì i suoi studi all'Accademia Albertina. I suoi paesaggi rimangono tra gli esempi migliori della pittura piemontese dell'800, per la pennellata pastosa e veloce e i densi valori cromatici (Pace Montanina, 1889, Torino, Galleria civica d'Arte Moderna)*.
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Giovan Battista Quadrone (Mondovì 1844 - Torino 1898)
Pittore. Compì i suoi studi all'Accademia Albertina di Torino. Si dedicò dapprima a soggetti storici e letterari (Vittor Pisani in carcere, 1863), volgendosi poi a scene di genere e di vita popolare, caratterizzate da una minuziosa esecuzione verista (Ritorno dalla caccia, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna; Agguato, Torino, Galleria d'Arte Moderna)(1).
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Carlo Pittara (Torino 1835 - Rivara Canavese 1891)
Pittore, animatore della Scuola di paesaggio di Rivara, presenta importanti opere alla Promotrice di Torino e alle esposizioni milanesi, dove nel 1869 ottiene il premio per la pittura di animali con la tela Animali condotti ad abbeverare acquistata dall'Accademia di Brera. Molte delle sue opere si trovano presso la Galleria d'Arte Moderna di Torino (1).
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