Palestra per arrampicata
Costruita per ospitare l’arrampicata sportiva in sostituzione del Palazzo a Vela, la nuova palestra di via Braccini (2005-2006) sorge sull’ex centrale dell’AEM; dotata di un’impiantistica all’avanguardia, è adatta a ospitare gare nazionali e internazionali.
La sede storica dell’arrampicata sportiva torinese era il Palazzo a Vela: con la trasformazione dell’edificio in palazzetto per il pattinaggio artistico su ghiaccio, in vista dei Giochi Olimpici Invernali del 2006, è stato necessario dare all’arrampicata una nuova collocazione. Si è così scelto di recuperare l’ex centrale dell’Azienda Energetica Municipale in via Braccini, vicino alla sede del CUS Torino e del Collegio Universitario. L’edificio preesistente è stato adibito ai servizi necessari al funzionamento della palestra (spogliatoi, bagni per gli atleti e per il pubblico, uffici, depositi) ed è stato integrato con una nuova costruzione che ospita la palestra vera e propria. Si tratta di una struttura a pianta semicircolare, alta venti metri (le misure regolamentari per i muri d’arrampicata per le gare internazionali devono essere di diciotto metri) che ingloba l’ex centrale, la cui copertura è stata riutilizzata per le tribune. È realizzata in legno lamellare con pilastri curvi e travi a raggiera; l’esterno, con pannelli coibentati rivestiti di zinco-rame-titanio; la facciata su via Braccini, con vetri stratificati trasparenti.
La palestra è stata costruita nel biennio 2005-2006, su progetto degli architetti Erica Ribetti, Silvia Zanetti e Bruno Marabotto, con la collaborazione di Antonio Ingegneri (progettazione delle strutture) ed Elena Procchio (progettazione impianti).