Vincenzo Vela (Ligornetto Ticino 1820 - 1891)
Scultore di origine svizzera. Nacque a Ligornetto Ticino il 3 maggio 1820. Studiò all'Accademia di Brera. Combattè nella campagna italiana del 1848 contro l'Austria e volle esprimere i suoi ideali libertari anche in arte, scolpendo la statua Spartaco (Ginevra). Visse a lungo a Torino dove insegnò all'Accademia fino al 1867. Appartengono a questi anni numerose opere celebrative tra cui il Monumento all'esercito sardo (Torino). La sua opera più famosa: Vittime del lavoro (1883, Roma, Galleria nazionale d'arte moderna). Morì il 3 ottobre 1891.
"Scultore (Ligornetto, Ticino, 1820 - ivi 1891). Frequentò l’Accademia di Brera, completando poi la formazione nella bottega di Benedetto Cacciatori. Nel 1842 vinse il concorso all’Accademia di Venezia con il bassorilievo Cristo che risuscita la figlia di Giairo. Tra il 1844 e il 1846 realizzò numerose opere, tra le quali si distinguono il monumento al vescovo Giuseppe Maria Luvini e la Preghiera del mattino, molto apprezzate per il loro realismo. Nel 1847 realizzò una delle sue opere maggiori, Spartaco. Trasferitori a Torino, dal 1856 fu professore di scultura all’Accademia albertina. Nel capoluogo piemontese realizzò nel 1857 il Monumento all’esercito sardo e, nel 1861, su commissione di Vittorio Emanuele II, il gruppo Cavallo marino che lotta con un tritone. L’opera Gli ultimi momenti di Napoleone I, presentata nel 1867 all’Esposizione di Parigi, venne acquistata da Napoleone III. Negli anni successivi si avvicinò alle tematiche sociali, realizzando opere monumentali di celebrazione antiretorica, quali Le vittime del lavoro (1882), in memoria delle vittime dei lavori del traforo del Gottardo" (1).
Note
(1) da http://www.treccani.it/enciclopedia/vincenzo-vela_%28L%27Unificazione%29/ , si veda anche:
Virginia Bertone, Monica Tomiato, Gli anni torinesi di Vincenzo Vela. Appunti su committenze pubbliche e private, in Giorgio Mollisi (a cura di), Svizzeri a Torino nella storia, nell'arte, nella cultura, nell'economia dal Cinquecento ad oggi, «Arte&Storia», anno 11, numero 52, ottobre 2011, Edizioni Ticino Management, Lugano 2011, pp. 598-613;
Rosella Grassi, La scuola di scultura di Vincenzo vela. Appunti dall'Archivio Storico dell'Accademia Albertina di Torino, Ibidem, pp. 614-628; F. Cafagna, E. Cristina, B. Zanelli, Apparati. Allievi di Vincenzo Vela all'Accademia Albertina 1856-1867, Ibidem, 629-639.
Bibliografia
- Corgnati, Maurizio - Mellini, Gianlorenzo - Poli, Francesco (a cura di), Il lauro e il bronzo. La scultura celebrativa in Italia 1800-1900, [s.n.], Torino 1990 , pp. 172-173
- Maggio Serra, Rosanna (a cura di), Galleria civica d’arte moderna e contemporanea Torino. L’Ottocento. Catalogo delle opere esposte, Fabbri, Torino 1993 , p. 421 (scheda di Alfonso Panzetta)
- Svizzeri a Torino nella storia nell’arte nella cultura nell’economia dal Quattrocento ad oggi, «Arte e storia», A. LII, 2011, Lugano
- Bertone, Virginia - Tomiato, Monica, Gli anni torinesi di Vincenzo Vela. Appunti su committenze pubbliche e private, in «Arte e storia», A. LII, 2011, Lugano, pp. 598-613
- Grassi, Rossella, La scuola di scultura di Vincenzo Vela. Appunti dall'Archivio Storico dell'Accademia Albertina di Torino, in «Arte e storia», A. LII, 2011, Lugano, pp. 614-628
Sitografia
- http://www.comune.torino.it/papum/user.php?context=opere&submitAction=autore&autore=Vela%20Vincenzo
- http://www.treccani.it/enciclopedia/vincenzo-vela_%28L%27Unificazione%29/
- http://www.treccani.it/enciclopedia/vincenzo-vela_%28Enciclopedia-Italiana%29/
- http://www.artgate-cariplo.it/collezione-online/page45d.do?link=oln82d.redirect&kcond31d.att3=41
- https://archive.org/details/pitturaescultur00stelgoog/page/n193
- http://www.sikart.ch/kuenstlerinnen.aspx?id=4023476
- http://www.palazzospinelli.com/plogger/index.php?level=album&id=714/
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