Scheda: Tema - Tipo: Architettura e urbanistica

Parco Dora, lotto Valdocco

Il settore più orientale del Parco Dora si sviluppa a sud di corso Mortara sui due lati del fiume, dove fino alla fine degli anni Ottanta era attivo il settore Valdocco delle Ferriere Fiat.

 


Lat: 45.089464 Long: 7.673496

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1. Parco Dora – lotto Valdocco

Il lotto Valdocco del Parco Dora si sviluppa per circa 71.000 metri quadrati sull’area occupata fino agli anni Novanta dallo stabilimento Valdocco delle Ferriere Fiat.
L’area è caratterizzata da una “grande piazza alberata” che costeggia il fiume (di cui è prevista la “strombatura”, mantenendo però la struttura di sostegno in calcestruzzo). Lungo la Dora si estendono larghe passeggiate pedonali delimitate da muretti di pietre ingabbiate, interrotti da scale e rampe per permettere l’accesso alle aree verdi, elevate di circa un metro rispetto al livello del percorso lungo il fiume. Le aree verdi, che alternano spazi a prato e zone attrezzate per il gioco e il relax, sono protette da un “canopy”, ovvero una copertura continua costituita dalla chiome degli alberi: distribuiti con scansione regolare e appartenenti a specie vegetali differenti, gli alberi contribuiscono all’articolazione degli spazi mediante la creazione di spazi ombreggiati e aree più aperte.
La realizzazione del lotto Valdocco è stata suddivisa in due fasi: la parte compresa tra l’Environment Park e il fiume è realizzata dalla Città per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, mentre l’area compresa tra la Dora e corso Mortara verrà realizzata in un momento successivo. Ad oggi questa è infatti occupata dal cantiere del Passante Ferroviario, che trasformerà corso Principe Oddone nel grande viale alberato della Spina Centrale; la parte più a ovest ospita invece il terreno estratto dall’area Michelin e sottoposto a un processo sperimentale di bonifica mediante “phytoremediation”.

 

2. Preesistenze: tombatura della Dora

La copertura della Dora ad opera della Fiat Ferriere con un solettone in calcestruzzo armato di 15 ton./mq risale al ventennio 1950-1970. Viene realizzata per ricavare un piazzale per il deposito dei rottami metallici da destinare alla fusione per la produzione delle acciaierie.Nel disegno del nuovo Parco Dora si prevede lo smantellamento della tombatura per riportare alla luce il corso del fiume, pur mantenendo i setti di sostegno in calcestruzzo.

 

3. Preesistenze: reparto finimento 1, tettoia piccoli ferri

Lo scheletro della struttura conservata e integrata nel disegno del Parco tecnologico Envipark e del Parco Dora ospita durante il periodo di attività delle Ferriere il reparto finimento delle barre e il magazzino dei piccoli ferri.
Una targa collocata in prossimità del nuovo Centro Servizi ricorda la precedente funzione dell’area e la cessata attività al 31 dicembre 1989.

 

Fonti Archivistiche

  • Città di Torino, Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata, Settore Progetti di Riassetto Urbano, Progetto delle opere relative alla realizzazione del Parco Dora – Spina 3, Lotto Valdocco, Progetto Definitivo, Relazione Tecnica Generale, 2006

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Ente Responsabile

  • Comitato Parco Dora