Ex quartieri della Cittadella
Nella seconda metà dell’Ottocento, la progressiva demolizione della Cittadella di Torino determina la scomparsa di tutti i fabbricati interni della fortezza, i cui resti, tuttavia, si conservano ancora nel sottosuolo della città.
I primi edifici per alloggiare la guarnigione della Cittadella sono costruiti nel 1567, alla fine dei principali lavori delle fortificazioni, realizzati fra il 1564 e il 1566. Lo stato delle fabbriche intorno alla metà degli anni ’60 del Seicento è illustrato in due disegni di Carlo Morello (sec. XVII – 1665) della metà degli anni ’50, che mostrano due lunghi fabbricati porticati disposti parallelamente alle cortine adiacenti quella del Maschio. La costruzione di un terzo quartiere è proposta alle spalle della cortina fra i bastioni S. Lazzaro e Beato Amedeo.
Entro la prima metà degli anni ’60 sono realizzati nuovi ambienti destinati ad alloggio “per ufficiali e soldati”, documentati in due disegni di Michel Angelo Morello (1622? – post 1685), ai lati della chiesa di fronte al palazzo del Governatore.
Un nuovo grande quartiere di due piani è innalzato lungo la cortina di sud-ovest entro gli anni ’80, mentre un quarto, alle spalle del porta di Soccorso, è solo progettato ed è ampliata la palazzina del comando. Altre opere, come polveriere, pozzi e vari ambienti di servizio, completano l’apparato logistico interno.
Nel Settecento, dopo la demolizione dei due quartieri cinquecenteschi rappresentati dai Morello, eseguita prima dell’assedio del 1706, gli interventi di rilievo consistono in un piccolo quartiere alle spalle del Maschio, ai cui lati sono eretti due baracconi per gli “inservienti del magazzeno del Genio”; alcune tettoie sono destinate a ricovero per gli affusti dell’artiglieria.
L’ultima grande costruzione, terminata nel 1827, è il dongione d’artiglieria, poi trasformato in caserma per 1600 uomini, noto come Esagono. Altri alloggiamenti consistono, oltre al palazzo del Governo, nei due padiglioni alle estremità del seicentesco quartiere sud, il cui corpo centrale fu incendiato durante l’assedio del 1799 e sostituito nel 1837 con una tettoia per l’artiglieria, ed uno presso la porta di Soccorso, nel piccolo “Quartiere d’Artiglieria” e in qualche ambiente all’interno dell’“antica panetteria”. Il Maschio stesso può ospitare fino a 800 uomini in tempo di guerra.
Nella seconda metà dell’Ottocento tutto il complesso dei fabbricati interni della Cittadella è sacrificato al progetto di ingrandimento della città sui terreni della fortezza. L’ultimo corpo di fabbrica ad essere abbattuto, alla fine del secolo, è l’Esagono.
Indagini archeologiche recenti hanno permesso di verificare come al di sotto delle strade comprese entro il perimetro delle scomparse fortificazioni, permangano cospicui avanzi delle antiche opere entro le fortificazioni della Cittadella, dai resti del canale d’acqua proveniente dalla Dora, a tratti di fondazioni di caserme e fabbricati logistici, ai locali sotterranei riutilizzati come scantinati dai moderni edifici residenziali, fino ai resti del pozzo elicoidale.
Bibliografia
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- Scotti Tosini, Aurora, La cittadella, in Ricuperati, Giuseppe (a cura di), Storia di Torino. Dalla dominazione francese alla ricomposizione dello Stato, 1536-1630, Vol. 3, G. Einaudi, Torino 1998, pp. 414-447 Vai al testo digitalizzato
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Fonti Archivistiche
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- ASTo, Art. 696, «Registro degli incanti et accensamenti fatti per l’Ill.re camera ducale et ricevuti per me Guglielmo Gromis».
- ASTo, Dis. II, n. 356, Projet General Pour L’Achevement des fortifications de la Ville, et Citadelle de Turin [fine Seicento].
- Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio di Roma (ISCAG), BB.ICO.951/D.8858, Morello Michel Angelo [Raccolta di disegni “militari” di Michel Angelo Morello].
- Archivio Storico della Città di Torino (ASCT), Collezione Simeom, D1, Carracha Giovanni, Augusta Taurinorum, 1572.
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- ASCT, Coll?, [Maschio della Cittadella], [1864-1877].
- ASCT, Lombardi Laurent, [Pianta di Torino], Collezione Simeom, D 73.
- Biblioteca Reale di Torino (BRT), Morello Carlo, «Avvertimenti sopra le Fortezze di S.R.A. del Capitano Carlo Morello Primo Ingegniere et Logotenente Generale di Sua Arteglieria MDCLVI», Manoscritti Militari 178.
- BRT, Chiodo Agostino, Raccolta dei disegni delle fortificazioni esistenti negli Stati di terraferma del Re di Sardegna ordinata da S.M. IL Re Carlo Alberto ed alla medesima umiliata dal Barone Agostino Chiodo Generale Comandante in Capo il Corpo Reale del Genio, 1846, Disegni O.XIII.
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Ente Responsabile
- CeSRAMP - Centro Studi e Ricerche storiche sull’Architettura Militare in Piemonte