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La città che inventò lo sport
Vi siete mai chiesti perché tra corso Vittorio Emanuele II e corso Vinzaglio c’è un caffè chiamato Stadium, e nei dintorni non c’è nessuno stadio? E invece sì, esisteva, prima ancora che venisse costruito il Politecnico; dobbiamo tornare al secolo scorso, al 1911, alle grandi Esposizioni Generali. Era un impianto grandissimo, unico a Torino e all’avanguardia per l’epoca. Non era stato costruito per il calcio, anche se vi veniva giocato, ma principalmente per gare di biciclette, motociclette, cavalli… Rappresentò un modo nuovo di concepire lo sport, non più soltanto come attività fisica da praticare, ma come spettacolo a cui assistere. Il suo nome, ovviamente, era Stadium.
L’8 settembre 2011 è stato inaugurato a Torino, nel corso di una spettacolare cerimonia, un altro Stadium, quello della Juventus. Sorge da un’altra parte, nell’area della Continassa, al posto del “vecchio” Delle Alpi; proprio come cento anni fa, si tratta di un impianto all’avanguardia, che intende ridisegnare il concetto di sport come spettacolo.
L’evento costituisce un’occasione per ricostruire la tradizione degli stadi torinesi: quelli che hanno preceduto gli impianti di oggi, quelli rinati dopo i Giochi Invernali del 2006, quelli in attesa di conoscere il proprio destino, quelli di cui addirittura ignoravamo l’esistenza… e soprattutto quelli dove non si pratica il calcio – perché, non dimentichiamolo, Torino è la città che inventò lo sport.
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Juventus Stadium
La "casa della Juventus" è il primo stadio di proprietà in Italia realizzato sul modello degli stadi dei grandi club europei: un edificio multifunzionale aperto 7 giorni su 7 e dedicato allo sport, alle attività commerciali e all'intrattenimento.
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Stadio delle Alpi
Lo Stadio Delle Alpi, costruito per i Mondiali di calcio del 1990, ha ospitato per quindici anni le partite della Juventus e del Torino e grandiosi eventi pop e rock. Ora è stato demolito per lasciare il posto al nuovo Juventus Stadium.
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Stadio del baseball
Principale “diamante” di Torino, lo stadio di via Passo Buole è stato costruito negli anni Settanta; negli anni Duemila, complice il crollo della copertura in cemento armato, ha subito più interventi di ristrutturazione.
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Palazzetto dello Sport (PalaRuffini) e la musica
Costruito nel 1961, il Palazzetto dello Sport ha vissuto il suo periodo d’oro tra gli anni Settanta e Novanta, grazie al basket, alla pallavolo e i grandi concerti pop e rock. Passato in secondo piano, dopo la ristrutturazione del 2004 è tornato a essere un punto di riferimento per lo sport torinese e non solo.
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Stadio dell’atletica Primo Nebiolo
Lo stadio Primo Nebiolo, all’interno del parco Ruffini, è il polo principale dell’atletica a Torino: ogni anno ospita un Meeting Internazionale, anch’esso intitolato al presidente della IAAF (Federazione mondiale di atletica leggera) scomparso nel 1999.
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Stadio Filadelfia (Campo Torino)
Esempio di architettura funzionale allo sport come il coevo Motovelodromo di corso Casale, il Filadelfia è stato lo stadio del Grande Torino. Nonostante la quasi completa demolizione di fine anni Novanta, è considerato dai tifosi la “casa” del Toro. Il nuovo Stadio Filadelfia riapre i cancelli nel maggio 2017.
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Stadio Olimpico Grande Torino, già Stadio Olimpico, ex Stadio Municipale "Benito Mussolini"
All'interno del grande lotto quadrangolare destinato allo sport dal regime fascista trovano spazio lo stadio, il campo di atletica e la piscina. Si tratta di una cittadella sportiva che celebra l’invenzione dell’era del tempo libero.
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Società Spettacoli Sportivi di corso Marsiglia
L'impianto è utilizzato dalla Juventus dal 1922 al 1933: viene abbandonato dopo pochi anni, dato che non garantisce una buona visibilità del campo. Utilizzato poi per il gioco del rugby, viene danneggiato dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale, in data imprecisata.
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Motovelodromo Fausto Coppi
Esempio di architettura strettamente funzionale alle attività sportive degli anni Venti, come lo Stadio Filadelfia, il Motovelodromo ha ospitato gare di ciclismo su pista, partite di calcio e di rugby, ed è faticosamente sopravvissuto ai giorni nostri perdendo l’originaria funzione.
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Stadium
Lo Stadium, costruito per l’Esposizione Generale del 1911 e demolito durante la Seconda guerra mondiale, è il primo impianto della città pensato per ospitare più sport, ma soprattutto rappresenta un primo passo verso la spettacolarizzazione delle attività sportive. Era collocato nell'area compresa tra corso Duca degli Abruzzi (allora corso Vinzaglio), corso Einaudi, corso Castelfidardo e corso Montevecchio.
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Palaisozaki e recupero Piazza d’Armi
La costruzione del Palasport Olimpico e la sistemazione dei giardini della piazza d’Armi – insieme al recupero dello Stadio Comunale (ora Stadio Olimpico) – sono tra gli interventi realizzati per i Giochi di Torino 2006 che operano una trasformazione sensibile di parti del tessuto urbano torinese.
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Campionati di calcio allo stadio Comunale Vittorio Pozzo, già Civico stadio Benito Mussolini
La Juventus ha giocato il primo campionato di calcio al Comunale tra il 1934 e il 1935, mentre per il Torino il primo campionato è quello 1963-1964. I bianconeri vi hanno vinto sedici scudetti, i granata uno.
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Suggerimenti di lettura
- E.F., Lo Stadium, in «L’Esposizione di Torino 1911. Giornale ufficiale illustrato dell’Esposizione Internazionale delle Industrie e del Lavoro», 1, 7, 1910, 97
- Magnaghi, Agostino - Monge, Mariolina - Re, Luciano, Guida all'architettura moderna di Torino, Lindau, Torino 1995
- Manzo, Luciana - Peirone, Fulvio (a cura di), Sport a Torino: luoghi eventi e vicende tra Ottocento e Novecento nei documenti dell'Archivio storico della Città, Archivio storico della Città di Torino, Torino 2005
- Torino e lo sport. Storie, luoghi, immagini, Archivio storico della Città di Torino, Torino 2005
- Filippi, Marco - Mellano, Franco (a cura di), Agenzia per lo svolgimento dei XX Giochi olimpici invernali Torino 2006. Cantieri e opere, Vol. 2, Electa, Milano 2006
- Giusti, Maria Adriana - Tamborrino, Rosa, Guida all’architettura del Novecento in Piemonte (1902-2006), U. Allemandi, Torino 2008
- Francesca B. Filippi (testi), Mauro Vallinotto (photoediting), Lo stadio che cambia il calcio, Priuli & Verlucca, Torino 2011