Villa Camandona, già Vigna il Comoto
Nonostante i molti passaggi di proprietà, la Villa Camandona ha subito ritocchi irrilevanti alla sua semplice architettura
Secondo il documento della Curia del 1750, in quell'epoca la vigna apparteneva ai Comotto; nel 1772 l'acquistarono, dopo aver venduto la loro vigna adiacente, i fratelli Gastaldi, il canonico Domenico Carlo Ignazio e l'avvocato Giusto Nicola, citato dal Grassi.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA CAMANDONA, GIÀ VIGNA IL COMOTO
Strada Vicinale di S. Anna 45
Vigna con cappella.
Edificio di valore ambientale, in quanto qualifica il percorso di Strada S. Anna.
Nel 1750 la vigna apparteneva ai Comotto: il Grossi nel 1790 la dice dell'avvocato Giusto Nicola Gastaldi. Presso la proprietà al 1975 esisteva una mappa del primo quarto dell'Ottocento in cui la villa era citata come villa Cugiani. La cappella, in fregio alla strada, e la struttura planimetrica del complesso si sono conservati pressoché inalterate e presentano elementi propri delle vigne settecentesche.
A. Grossi, 1791, p. 60; PLAN GEOMÉTRIQUE [...]. 1805; [Catasto RABBINI], 1866. fol. XXIV; E. GRIBAUDI ROSSI, 1975, pp. 289-290.
Tavola: 51