Villa Serratrice, già Vigna Moncafi
Della vigna Patanna, situata in splendida posizione, il Grossi cita il giardino pieno d'agrumi. Negli anni '70 questo giardino, ci informa Elisa Gribaudi Rossi, era destinato alla produzione di fiori con cui riforniva i negozi più noti di Torino.
La famiglia del banchiere Melchiorre Montafì entrarono in possesso della vigna Patanna a metà del '600 e la vendettero nel 1880 e solo nel 1925 cedettero il rustico, ora non più esistente.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA SERRATRICE, GIÀ VIGNA MONCAFI
Viale Seneca 75
Vigna.
Segnalazione di edificio con elementi di significato culturale e documentario; partecipa alla sequenza di ville di Viale Seneca.
La Carta topografica della Caccia riporta la vigna distaccata dal rustico (cascina Moccafi) situata nel versante basso. L'impianto a corpo lineare su artefatto piano, confermato dalla mappa napoleonica, si mantiene anche nella Rabbini, ove viene evidenziata la Cappella. Il Grossi cita «La Patanna vigna con casino e Cappella del Sig. Banchiere [...] Moncafi [...] alquanto distante evvi la fabbrica rustica». La casa con l'aggiunta di un corpo aggregato è completamente trasformata.
Carta topografica della Caccia [1762]; A. GROSSI, 1791, p. 128; PLAN GEOMÉTRIQUE […], 1805; [Catasto RABBINI], 1866, fol. XXVII; E. GRIBAUDI ROSSI, 1975, p. 465.
Tavola: 59