Casa Ameglio, via Servais 10
Le tre palazzine (Ameglio, Chioccarello, Gastaldo), edificate rispettivamente nel 1924 (ing. Francesco Botta), 1929 (ing. Serafino Migazzo) e 1936 (ing. Mario Cerruti) in una zona di recente espansione edilizia, riflettono con esiti diversi la fortuna del gusto arts déco.
L’intera zona oltre corso Lecce era posta sino all’abbattimento della vecchia cinta daziaria, nel 1911-1912, in un territorio interamente rurale. Dopo tale data il perimetro della borgata è coinvolto in un processo di rinnovo urbano e residenziale, vincolato dai piani regolatori - Legge 5 aprile 1908 e Regio Decreto 15 gennaio 1920 - alla fabbricazione di villini per “il terzo dell’area della proprietà”, motivo per cui l’incremento edilizio nella zona delimitata dalle vie Lessona, Servais e dal canale della Pellerina sembra meno accentuato rispetto al resto della borgata.
Il primo proprietario di terreno a edificare nell’isolato in cui sorgono le villette in esame fu Bernardino Gastaldo, che nel 1924 fece costruire dall’ingegnere Francesco Botta una casa a due piani fuori terra al numero 16, già 20, utilizzando mattoni, intonaco, litocemento e pietra e ampliandola alla fine degli anni ’50. Le cornici dalla netta sagoma geometrica nelle finestre dei primi due piani, le decorazioni dei parapetti dei balconi e le finestre sfalsate del vano scala nel progetto originale riflettono una chiara tendenza arts déco, ripresa in forma semplificata nel villino al n. 10.
Nel 1936 Eufrosina Gastaldi in Ameglio chiese di potere costruire un villino al numero 10 (già 16), secondo un travagliato progetto dell’ingegnere Mario Cerruti, rifiutato per due volte dalla Commissione igienico edilizia; in laterizio a vista a due piani fuori terra con corpo sopraelevato di un piano e veranda, la palazzina rivela un buon equilibrio nell’alternare aperture squadrate e a tutto sesto, già razionaliste, il tutto reso omogeneo da decorazioni geometriche di finestre e balconi di gusto arts déco.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
CASA GASTALDI (n. 8), CASA CICCARELLO (n. 12) E ALTRE
Via Servais 8, 10, 12, 16a
Piccolo nucleo di villini.
Complesso di valore documentario dell'assetto originale della periferia torinese nei primi decenni del secolo. Costruiti nei primi decenni del Novecento: Via Servais 8 (1936, ing. Cerruti); Via Servais 12 (ing. Migasso).
AECT, Progetti Edilizi, ff. 58/1936; 599/1929.
Tavola: 31
Bibliografia
- Guida di Torino, 1929-1930, Paravia, Torino 1929
- Guida di Torino, 1930-1931, Paravia, Torino 1930
- Guida di Torino, 1937-1938, Paravia, Torino 1937
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 505 Vai alla pagina digitalizzata
- Circoscrizione IV: San Donato, Campidoglio, Parella, Città di Torino, Torino [200?] , pp. 77, 80
Fonti Archivistiche
- Archivio Edilizio della Città di Torino, Pratiche edilizie, 1936, pratica n. 58 (via Servais 10, già 16).
- Archivio Storico del Comune di Torino, Tipi e Disegni, Pianta di Torino, coll’indicazione dei due Piani Regolatori e di ampliamento rispettivamente della zona piana (vigente per legge 5 aprile 1908 e Regio Decreto 15 gennaio 1920) e della zona collinare (vigente per Decreto Luog. 10 Marzo 1918) aggiornati colle varianti approvate successivamente sino a marzo 1926, 64.8.30, tav. 3.
- Archivio Storico del Comune di Torino, Tipi e Disegni, Pianta della Città di Torino, coll’indicazione dei due Piani Regolatori e di ampliamento (…) della zona piana (vigente per legge 5 aprile 1908 e Regio Decreto 15 gennaio 1920) aggiornati colle varianti deliberate successivamente sino a giugno 1935, 64.7.8, tav. 3.
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- Associazione L&M – I Luoghi e la Memoria