Scheda: Soggetto - Tipo: Persona

Pietro Podisio (XII secolo)

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Nel 1146 Pietro Podisio donò ai monaci vallombrosani parte del suo esteso patrimonio fondiario per la costruzione di un ospedale intitolato a San Giacomo (oggi badia di Stura), guadagnandosi l’appellativo di fondator (fondatore) della nuova costruzione.


Date note sulla vita: 1146
− Pietro Podisio fa una donazione ai monaci Vallombrosani per la costruzione di un ospedale

Date note sulla vita: 1158
− Pietro viene indicato come fondator, fondatore, dell’ospedale San Giacomo di Stura

Date note sulla vita: 1175
− Ultima attestazione di Pietro Podisio

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  • benefattore

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  • mostra medievale

Pietro Podisio compare sulla scena torinese il 25 gennaio del 1146, con la celebre donazione all’abate vallombrosano di San Benedetto di Piacenza, che ricevette una casa nella zona a nord-est di Torino per la costruzione di un ospedale. La donazione comprendeva anche delle vigne, dei campi e dei prati per un’estensione di circa 27 ettari. In virtù di questa donazione-fondazione, Pietro è considerato il fondatore di San Giacomo di Stura, e così – fondator – viene indicato in un documento del 1158.

Le origini della famiglia Podisio non sono certe: secondo Rossi e Gabotto si trattava di un ramo dei signori di Altessano che aveva scelto la via dell’inurbamento, ma sia Pietro sia sua moglie Elena vengono indicati come de civitate Taurini, cioè della città di Torino, in un documento del 1164. Conosciamo il nome del padre di Pietro, Girardo, già morto nel 1146, ma si può solo ipotizzare che sia identificabile con un Girardo iudex, giudice, in un documento del 1132.

Il patrimonio di Pietro, d’altra parte, non era concentrato solo nell’area della Stura non distante da Altessano, ma anche nella zona di Rivoli, dove sono attivi anche i suoi discendenti, come il nipote Guglielmo. Risulta attivo anche nell’area della collina torinese, in un documento relativo alla decima di Arenzone, presso Riva di Chieri, insieme ad altri testimoni sicuramente provenienti da quella zona. Presumibilmente morì dopo il 1175 ed è probabile che non abbia avuto discendenti diretti.

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  • Mostra Torino: storia di una città