6 maggio 1945 La città festeggia la Liberazione
In piazza Vittorio, il 6 maggio 1945 i partigiani sfilano di fronte alle autorità e i torinesi si riuniscono per festeggiare la liberazione. Tra i discorsi ufficiali, quelli del presidente del CLN piemontese, Franco Antonicelli, e del nuovo sindaco di Torino, Giovanni Roveda.
«La prima settimana di pace e libertà è trascorsa. La fine delle ostilità in Italia – ormai ufficiale oltre che reale – ha portato le prime liete conseguenze: fine dell’oscuramento, fine del coprifuoco, riattivazione di qualche tronco ferroviario. Sono passi piccoli ma molto significativi: oscuramento e coprifuoco erano due simboli dell’opprimente cappa che gravava su tutti noi. E le luci che adesso tagliano con lucente chiarore queste illuni notti di maggio, sono per tutti la prima e tangibile prova che la guerra è finita, realmente finita.»
Marchis, Riccardo (a cura di), Carlo Chevallard. Diario 1942-1945: cronache del tempo di guerra, Blu, Torino 2005, p. 527
«Torino è piena di gente: le divise dei partigiani si confondono con quelle alleate: disarmati gli uni e gli altri fin dai primi giorni; rimossi i reticolati, smantellate le ridotte, che sotto quelli là facevan di ogni palazzo un fortilizio»
Augusto Monti, Torino dopo la liberazione, in “Torino. Rivista mensile della città e del Piemonte”, aprile 1955, p. 145
Bibliografia
Fonti Archivistiche
- Archivio Storico della Città di Torino
- Istoreto
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