Case Rama
Gli edifici ai numeri 61 e 63, progettati nel 1909 e 1910 da Pietro Fenoglio, presentano elementi decorativi vicini più al gusto Sezession che agli ornati floreali del liberty francese; l’edificio al numero 65, progettato dall’ingegner Giuseppe Maria Giulietti nel 1912, appartiene ormai al tardo liberty.
Le case ai numeri civici 61 e 63 vennero commissionate all’ingegnere Pietro Fenoglio (1865-1927) da Eugenio Rama, rispettivamente negli anni 1909 e 1910; l’abitazione al numero 65 venne progettata dall’ingegnere Giuseppe Maria Giulietti nel 1912.
Gli edifici, costruiti come differenti case di civile abitazione, si presentano come un unico grande volume caratterizzato dalla stessa intenzione progettuale. Nella casa al numero 61 l’interessante bow-window all’angolo con via Morghen si sviluppa a partire dal primo piano e culmina con un terrazzino; il disegno della facciata, superato lo zoccolo commerciale, è scansito dalle aperture delle finestre, definite da cornici decorate con motivi e disegni floreali, mentre il paramento murario è percorso da forme fitomorfe dipinte e plastiche ed è caratterizzato dalla policromia data dall’alternanza dei mattoni a vista e del litocemento. Le tensioni verticali delle paraste sono ribadite dalla saldature delle modanature delle finestre, dove compaiono elementi plastici decorativi di gusto Sezession, accentuate dai rilievi in cemento a pendaglio sotto il tetto. I balconi sfalsati assecondano lo schema di alleggerimento verso l’alto, grazie alle ringhiere in ferro battuto; il medesimo materiale ricorre negli inserti del portone in legno scolpito, nel lampadario dell’androne, nelle ringhiere. Gli stilemi decorativi che ne scandiscono la forma assumono un notevole vigore plastico, sottolineati dal diverso colore del paramento; all’epoca della costruzione l’edificio doveva fare ben altro effetto, in quanto vi sorgeva accanto un piccolo edificio con ampio giardino destinato a vivaio, sempre opera di Fenoglio. I negozi al piano terreno, non previsti dal progetto originale di Fenoglio, vennero aperti nel secondo dopoguerra.
La casa al numero 65 fu progettata nel 1912 dall’ingegner Giuseppe Maria Giulietti, documentato tra il 1910 e il 1915. In seguito all’esposizione torinese del 1911 che decretò il declino del liberty, il gusto estetico si orientò nuovamente verso il gusto eclettico, in corrispondenza del momento di crisi personale di Fenoglio ormai in procinto di abbandonare la sua attività progettuale ben avviata. Nell’edificio al numero 65 morì lo scrittore torinese Guido Gozzano (1883-1916), come recita la lapide a sinistra del portone d’ingresso:
<<IN QUESTA CASA/ IL 9 AGOSTO 1916/ CON L’ANIMO RIVOLTO A DIO/ MORIVA GUIDO GOZZANO/ LA CITTA’ DI TORINO/ CHE EGLI CANTO’ CON L’AFFETTUOSA TENEREZZA/ DELLA SUA POESIA CREPUSCOLARE/ VOLLE CHE LE MURA DI QUESTO EDIFICIO/ NE SERBASSERO IL RICORDO/ 9 AGOSTO 1966>>.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
Casa di civile abitazione
Via Cibrario 61
Segnalazione di casa di civile abitazione di interesse documentario del tardo stile liberty, caratterizza l'ambiente dell'asse urbano.
Costruita nel 1912 su progetto dell'ing. Giulietti.
ASCT, Progetti Edilizi, f. 727/1912.
Tavola: 32
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
Casa di civile abitazione e negozi
Via Cibrario 65
Segnalazione di casa di civile abitazione di significato documentario degli sviluppi dello stile liberty. Costruita su progetto di Pietro Fenoglio (1909).
ASCT, Progetti Edilizi. f. 118/1909; A. FRIEDEMANN, M. LEVA, 1981, pp. 167 sgg.
Tavola: 32
Bibliografia
- Nelva, Riccardo - Signorelli, Bruno, Le opere di Pietro Fenoglio nel clima dell’Art Nouveau internazionale, Dedalo, Bari 1979 , p. 61
- Il Liberty a Torino nella schedatura ufficiale della Soprintendenza ai beni ambientali e architettonici del Piemonte, Cassa di risparmio di Torino, Torino 1981 , pp. 167-172
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 408 Vai alla pagina digitalizzata
- Comoli, Vera - Roccia, Rosanna (a cura di), La stagione del Liberty nell’ Archivio storico della Città di Torino: piani urbanistici e progetti di architettura, Archivio storico della Città di Torino, Torino 1994 , p. 33
Fonti Archivistiche
- Archivio Storico della Città di Torino, Progetti Edilizi, 1909, pratica n. 118 (via Cibrario 61).
- Archivio Storico della Città di Torino, Progetti Edilizi, 1910, pratica n. 494 (via Cibrario 63).
- Archivio Storico della Città di Torino, Progetti Edilizi, 1912, pratica n. 727 (via Cibrario 65).
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Ente Responsabile
- Associazione L&M – I Luoghi e la Memoria