Il ducato dei Longobardi
Torino divenne sede di ducato sotto i Longobardi. Tre furono i duchi d’etnia turingia, poi tutti re, e uno torinese che abbatté il successore designato.
Nel VI secolo Torino temeva l’arrivo dei Franchi, ma nel 570 furono i Longobardi a prendere il controllo della città che divenne sede di uno dei quattro ducati della regione subalpina.
Tra i vari popoli che componevano il regno, a prevalere in Torino furono i Turingi, con il futuro re Agilulfo e primo dei duchi cittadini (dux de Taurini). Gli succedettero il figlio Arioaldo, anch’egli poi re, il torinese Garipaldo che tradì il successore designato, e il turingio Ragimperto, figlio del duca abbattuto e egli pure poi re.
Sotto i Longobardi Torino crebbe d’importanza e rafforzò il proprio ruolo regionale, militare e amministrativo.
Le abitazioni cittadine erano costruite soprattutto in legno, con alcune parti in muratura, spesso con una base in ciottoli e un’elevazione in legno, il pavimento in argilla cotta o in assi e, stando ai rinvenimenti da scavo, erano composte da un unico vano. Invariata rimase la geometria urbana mentre modifiche sono state riscontrate nell’area immediatamente esterna alla porta Decumana (i cui resti sono visibili in Palazzo Madama), divenuta anch’essa sede d’insediamenti e inumazioni (non più riservate alla necropoli d’età romana).