Scheda: Soggetto - Tipo: Persona

Momo, Giuseppe

Nessuna Immagine

Giuseppe Momo è stato un ingegnere e architetto attivo nei primi quarant'anni del Novecento, realizzò numerosissime opere a Torino e in Piemonte, ma soprattutto a Roma dove, su committenza di papa Pio XI, contribuì alla trasformazione architettonica della Città del Vaticano all'indomani dei Patti Lateranensi.

Laureatosi alla facoltà di architettura del Politecnico di Torino nel 1901, Giuseppe Momo lavorò, in circa quarant'anni di attività professionale, a quasi 200 progetti fra case, ville, palazzi per uffici, impianti industriali, scuole, chiese, strutture culturali ereligiose, distribuiti perlopiù fra Torino e Città del Vaticano. Visse la breve stagione dello Stile Liberty partecipando al concorso per l'Esposizione internazionale d'arte decorativa moderna (Torino, 1902) e lavorando per studi professionali torinesi già affermati, per poi mettersi in proprio.

Direttore dal 1907 al 1909 della rivista L'architettura pratica, fondata da Daniele Donghi nel 1890, i suoi principali interventi "torinesi" furono di tipo residenziale e industriale, come i vari edifici, anche civili, per il lanificio "V. E. Fratelli Bona"di Carignano (1920-26), le sedi della Piaggio a Finale Ligure, Sestri Ponente e Marina di Massa (1918-1937), seguiti dal convalescenziario Regina Margherita (1925), dal "tecnologico" palazzo per uffici Saet (1928-1931), da casa Sinopoli (1929), dall'isolato San Damiano (1931-1933), da casa Cappio (1934), dalla ristrutturazione di fiancate e absidi delle chiese gemelle di San Carlo e Santa Cristina nel nuovo disegno di via Roma (1935-1937, con Marcello Piacentini). Nel frattempo Momo, ormai ben noto e apprezzato, aveva realizzato anche numerosi edifici religiosi un po' in tutta Italia, fino ad essere nominato "architetto della reverenda fabbrica di San Pietro", progettando tra le altre cose il nuovo ingresso ai Musei Vaticani (1929-1932), dove adottò alcune soluzioni funzionali (come la doppia rampa elicoidale e la copertura in vetro) cui successivamente si ispirò Frank Lloyd Wright per il suo celebrato Museo Guggenheim di New York.

Insignito delle onorificenze pontificie di commendatore dell'Ordine di San Gregorio Magno (1º dicembre 1932) e della Gran croce dell'Ordine di San Silvestro Papa (23 maggio 1936), grand'ufficiale e senatore del Regno d'Italia, morì nel 1940 dopo aver completato il restauro della chiesa di San Callisto e mentre stava lavorando alla costruzione della cappella di Santa Monica (Roma). Lasciò un'ampia documentazione di progetti e disegni, oggi conservata nel Fondo Giuseppe Momo dell'Archivio di Stato di Torino insieme ad alcuni progetti dei figli Augusto (ingegnere) e Giulio(architetto), che ne hanno proseguito l'attività.


Nascita: 07 Dicembre 1852

Morte: 09 Maggio 1940

Translate

Categorie

  • liberty

Luoghi correlati

Temi correlati