Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Cascina Vigitello, già Cassinotto di Farché o Falche

La cascina, a due corpi di fabbrica separati, è situata tra la tangenziale Nord di Torino e la Strada per l’aeroporto di Caselle. Attualmente è di proprietà privata. Viene riportata sulle mappe e nelle fonti archivistiche con vari toponimi: “Cassinotto di Farché”, “Case di Falcher”, “Ferme Falche”, “Tetti Varetto” e infine come “Cascina Vigitello”.


Lat: 45.127396 Long: 7.659659

Notizie dal: XVIII Sec. (1700-1799)
Seconda metà

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  • cascina

La cascina Vigitello, a due corpi di fabbrica separati, si trova tra la tangenziale Nord di Torino e la Strada per l’aeroporto di Caselle, sullo svincolo tra le due direzioni. I due fabbricati, risalenti a epoche differenti, sono disposti frontalmente e la corte risulta chiusa completamente dal muro di cinta.

Di proprietà privata, la cascina si trova attualmente in stato di degrado e sovrastata dalla vegetazione incolta.

Le carte storiche settecentesche rilevano la presenza di un unico corpo di fabbrica di piccole dimensioni, vicino alle sponde del Fiume Stura, che rappresenta il nucleo originario della cascina e che coincide con l’attuale manica settentrionale.

Sulla Carta Topografica della Caccia del 1762 è denominata “Cassinotto di Farché”.

Nelle registrazioni annuali degli Stati delle Anime dal 1771 al 1773 al viene riportata come “Case di Falcher”, “Case Falcheri”, “Falcherij”, confermando il toponimo.

Il Catasto Napoleonico del 1804 censisce la cascina con il nome di “Ferme Falche” e la relativa mappa non registra variazioni planimetriche della struttura.

Il Catasto Gatti del 1820 rileva una cascina a manica singola, appartenente a due proprietari: la famiglia Casal Alloa, che possiede, oltre a parte della casa rustica, un prato, un’aia e un campo, e  la famiglia Varretto cui appartengono l’altra metà della casa rustica, nonché alcuni terreni circostanti. I Casal Alloa inoltre possedevano terre e casolari poco distanti, lungo l’attuale strada per Caselle, di fronte alla cascina Lamarmora.

L’Elenco dei nomi dei proprietari delle cascine… redatto dal geometra Rabbini nel 1840 riporta l’edificio con il nome di “Tetti Varetto”, che risulta di “proprietari diversi”.

La cascina viene acquisita entro la prima metà del XIX secolo dalla famiglia dei Vigitello, da cui trae l’attuale denominazione.

Il Catasto Rabbini del 1866 evidenzia la costruzione di una nuova manica, quella meridionale, di fronte a quella più antica, utilizzata per le stalle e i fienili. La nuova manica a sud sarà ampliata nel XX secolo fino a raggiungere la lunghezza della manica precedente. Di notevole interesse sono i due portali ad arco che segnalano l’ingresso alla proprietà.

Durante un sopralluogo eseguito dai componenti del Centro di Documentazione Storica, nell’ambito di un seminario universitario alla Facoltà di Magistero nell’anno accademico 1996/1997, viene notata un’iscrizione dipinta sulla facciata nel cortile “1831 C V”, che testimonia probabilmente un rifacimento della struttura in quell’anno.

 

Fonti Archivistiche

  • Carta Topografica della Caccia, 1760-1766, Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Carte topografiche segrete, Torino 15 A VI Rosso
  • Plan Geomêtrique de la Commune de Turin, 1805, Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Catasti, Catasto Francese, Allegato A, Mappe del Catasto Francese, Circondario di Torino, Mandamento di Torino, Torino, f 3, sez A
  • Andrea Gatti, Catasto Gatti, 1820-1830, Archivio Storico della Città di Torino, CAG, sez. 1-2
  • Andrea Gatti, Colonnario Territoriale, 1820-1830, Archivio Storico della Città di Torino, COLL TER, sez. 1-5, art 30, 6
  • Antonio Rabbini, Topografia della Città e Territorio di Torino, 1840, Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, SIM D1803
  • Antonio Rabbini, Mappa originale del Comune di Torino, 1866, Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Catasti, Catasto Rabbini, Circondario di Torino, Mappe, distribuzione dei fogli di mappa e linea territoriale, Torino

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  • MuseoTorino