11. Lapidi nelle aziende
Si tratta in gran parte di lapidi posate immediatamente dopo la liberazione all’interno degli stabilimenti, quindi non direttamente accessibili, tranne per quelle ricollocate in luoghi pubblici dopo lo smantellamento degli edifici industriali.
Elenco delle lapidi nelle aziende
• corso Ferrucci 122, lapide nei locali del Comune di Torino, ai caduti della Fiat Spa, già nello stabilimento di corso Ferrucci, oggi scomparso. All’esterno una piccola targa è dedicata alle maestranze che difesero gli stabilimenti nell’aprile 1945. Le lapidi della Fiat Spa, Grandi Motori, Materiale Ferroviario, Autocentro e Ricambi presentano un’identica iscrizione, che precede l’elenco dei nomi: “Lavoratori di questa sezione Fiat / caduti della liberazione nazionale / aprile 1945 / morti combattendo nella difesa degli stabilimenti / nella lotta partigiana / martiri della rappresaglia nemica / vittime dei campi di concentramento tedeschi”;
• corso Vercelli 141/3, giardino della Cascina Marchesa, lapide ai caduti della Fiat Grandi Motori, già nello stabilimento di via Cuneo;
• via Rivalta 15, lapide ai caduti della Fiat Materiale Ferroviario;
• Fiat Mirafiori, interno stabilimenti, lapide ai caduti dell’Autocentro Fiat;
• lungo Stura Lazio 53, stabilimenti Iveco, lapide ai caduti della Fiat Ricambi;
• via Plava 74, lapide ai caduti della Fiat Fonderie - Fucine, già a Mirafiori;
• corso Marche 41, interno Alenia, lapide ai caduti della Fiat Aeronautica;
• via Nizza 250, Fiat Lingotto, palazzina uffici, lapide ai caduti della sezione Fiat Osa;
• corso Romania 161, nello stabilimento TTG, cippo metallico dedicato ai quattro caduti nelle giornate insurrezionali alla Grandi Motori di via Cigna, già in corso Vigevano (vedi pp. 31-32);
• via Foligno 2, ex stabilimento Simbi, lapide dedicata a Domenico Brero;
• corso Lombardia 269, ex stabilimenti Fert; lapide dedicata da direzione e maestranze ai caduti
Alfredo Serra, Sergio Mulatero e Luciano Torre;
• corso Romania, stabilimenti Michelin, tre lapidi ricordano Luigi Fabbris, Giuseppe Marengo e
Augusto Montagnin, operai della Snia Viscosa, deportati e morti a Mauthausen;
• corso Regio Parco 142, ex Manifattura Tabacchi, monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale e alle vittime civili;
• via Bologna 47, lapide ai 9 dipendenti dello stabilimento Nebiolo caduti nella lotta di liberazione;
• via Verolengo 28; stabilimenti Superga, lapide a tre caduti delle Sap, dipendenti dell’azienda, Luigi Grassi, Francesco Marengo e Corrado Prassuit;
• corso Mortara 4, interno stabilimenti Savigliano, lapide ai dipendent i caduti su tutti i fronti della seconda guerra mondiale;
• stazione Porta Nuova; lapide ai ferrovieri del compartimento di Torino caduti nella resistenza;
• via Mazzini 53, interno uffici Fidis lapide dedicata ai dipendenti della Riv caduti nei bombardamenti e nella lotta di liberazione, già nelle officine di via Nizza, oggi scomparse;
• via Madama Cristina 149, interno stabilimenti Microtecnica, lapide ai dipendenti caduti per la liberazione;
• via Asiago 5, lapide a Andrea Marchetti e Giuseppe Neirotti;
• via Alfieri 10, atrio delle Poste centrali, lapide ai dipendenti caduti nella resistenza Renato Capello e Trento Vannini;
• via Caraglio 56, ex stabilimenti Lancia, lapide ai dipendenti caduti nella resistenza;
• via Confienza 10, ingresso della ex Stipel, lapide dedicata a Franco Perucchietto, partigiano caduto, dipendente Stipel;
• corso Trapani 95, ex stabilimenti Cimat, lapide dedicata a Aldo Gagnor e Dario Cagno;
• via Reano 10, nei locali del circolo sono ricoverate le lapidi: ai caduti dell’ex stabilimento Solex già in via Freidour; a Elio Fracchia e Pier Davide Frati, caduti partigiani della ex fabbrica Gabbiati, già in via Borgone 48; a Carlo Cravero, dipendente della ditta Pons & Cantamessa, già in corso Racconigi 208;
• corso Mortara 4, ex Fiat Ferriere, una piccola targa metallica era collocata sul posto di lavoro di Giovanni Dughera, operaio deportato e morto a Mauthausen;
• via Amati, deposito Atm, lapide a Giuseppe Rigola;
• corso Valdocco 4/A, nel cortile del Museo diffuso della Resistenza sono conservate le lapidi già collocate alla Fiat Ferriere e alla Grandi Motori di via Cuneo.
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